Usa: 'Topolino' continua a licenziare, la Disney taglia altri posti di lavoro

- di: Redazione
 
La Walt Disney ha iniziato un secondo round di licenziamenti come parte di una ristrutturazione precedentemente annunciata, che dovrebbe comportare la perdita di 7.000 posti di lavoro.
Il gigante dei media è sotto pressione a causa della contrazione delle sue attività televisive e cinematografiche tradizionali, mentre l'unità di streaming continua a registrare grosse perdite. In febbraio il suo nuovo amministratore delegato, Bob Iger (tornato alla guida del colosso dell'intrattenimento per rilanciarlo), ha annunciato una riduzione dei costi da 5,5 miliardi di dollari.

Usa: 'Topolino' continua a licenziare, la Disney taglia altri posti di lavoro

I tagli di questa settimana dovrebbero portare il numero totale di riduzioni finora a 4.000. Le perdite ricadranno su tutta l'azienda, compresi il canale sportivo ESPN e gli studi cinematografici. I tagli, comunque, secondo quanto precisato dall'azienda, non dovrebbero riguardare i lavoratori impiegati nel parco.

I licenziamenti sono indicativi di un ridimensionamento più ampio nel settore dell'intrattenimento, poiché i dirigenti si concentrano nuovamente sui profitti, dopo anni in cui molte società di media tradizionali hanno speso molto per lanciare piattaforme di streaming e conquistare abbonati.

Iger, tornato in azienda a novembre per sostituire Bob Chapek (la cui gestione ha raccolto critiche), ha affermato che l'azienda aveva bisogno di razionalizzare la propria attività. Tra le altre misure, l'azienda prevede di spendere 3 miliardi di dollari in meno per i contenuti. I 7.000 licenziamenti annunciati a febbraio ammontano a circa il 3% dei 220.000 dipendenti dell'azienda al 1° ottobre.

Dopo un primo giro di notifiche di licenziamento alla fine del mese scorso, altre migliaia di dipendenti questa settimana sapranno se stanno perdendo il lavoro questa settimana. La terza massiccia ondata di licenziamenti è prevista per l'estate. Uno dei licenziamenti che più ha destato sorpresa c'è quello del portavoce di ESPN Mike Soltys, che aveva lavorato per l'azienda per più di quattro decenni. La Disney impiega più di 50.000 persone al di fuori degli Stati Uniti e al momento non si sa se questi lavoratori saranno interessarti dai licenziamenti.
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