La chiusura negativa di Wall Street trascina al ribasso le borse asiatiche

- di: Redazione
 
La possibilità che la Federal Reserve prosegua nella sua politica aggressiva nei confronti dell'inflazione, con aumenti ulteriori dei tassi di interesse, ha depresso ieri la seduta di Wall Street, trascinando al ribasso oggi le borse asiatiche, come Shanghai, Tokyo, Hong Kong e quello di Sydney.

Le borse asiatiche frenano per la chiusura negativa di Wall Street

Ieri l'indice S&P 500 di riferimento di Wall Street ha perso lo 0,7% dopo che è emerso che il consiglio della Fed ritiene ritenevano l'inflazione ancora "inaccettabilmente alta" nonostante i segnali di indebolimento della crescita economica degli Stati Uniti. Gli investitori temono ora che gli aggressivi rialzi dei tassi da parte della Fed e delle banche centrali in Europa e Asia, mirati a domare l'inflazione che sta raggiungendo i massimi da molti decenni, potrebbero far deragliare la crescita economica globale.

Lo Shanghai Composite Index, alla chiusura dell'odierna giornata di contrattazioni, ha perso lo 0,5% a 3.274,83 e il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dello 0,9% a 28.963,16. L'Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,7% a 19.776,99. Il Kospi di Seul ha ceduto lo 0,4% a 2.506,26 e l'S &P-ASX 200 di Sydney ha ceduto lo 0,3% a 7.105,10.

L'indiano Sensex ha aperto in ribasso di 0,2 a 60.161,37. Nuova Zelanda e Bangkok. Solo Singapore e Giacarta sono andate in territorio positivo. A Wall Street, l'S &P 500 è sceso a 4.274,04. La perdita ha spazzato via i guadagni della settimana e ha lasciato l'indice in calo dello 0,1% da lunedì.

Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,5% a 33.980,32 e il Nasdaq è sceso dell'1,3%. a 12.938,12. Nei mercati energetici, il greggio statunitense di riferimento è salito di 3 centesimi a 88,14 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale, ha guadagnato 1 centesimo a 93,66 dollari al barile a Londra.
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