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Wall Street chiude in lieve calo, Europa già in vacanza

- di: Matteo Borrelli
 
Wall Street chiude in lieve calo, Europa già in vacanza

Scambi sottili dopo Natale: indici USA appena sotto i record. In Europa, molte piazze ferme per Boxing Day e ultima “vera” fotografia arrivata dalla seduta ridotta della vigilia.

La Borsa di New York ha archiviato la seduta di venerdì 26 dicembre 2025 con un arretramento minimo, tipico della settimana tra Natale e Capodanno: pochi catalizzatori, volumi ridotti e prese di beneficio dopo il rally di dicembre.

Nel dettaglio, lo S&P 500 ha chiuso a 6.929,94 (-2,11 punti), il Dow Jones a 48.710,97 (-20,19 punti) e il Nasdaq a 23.593,10 (-20,21 punti). Il quadro è quello di un mercato che resta vicino ai massimi, ma che ha “tirato il fiato” in una sessione povera di notizie e con molti operatori già fuori dalle sale operative.

La dinamica è stata lineare: prese di profitto e una pausa tecnica dopo una sequenza di rialzi che aveva alimentato l’avvio del cosiddetto “Santa Claus rally” (ultima parte dell’anno più i primi giorni del successivo, spesso favorevole agli asset rischiosi). Anche con il micro-calo di giornata, gli indici hanno comunque mantenuto un bilancio settimanale positivo.

Sul piano dei temi, il 2025 ha consolidato l’asse portante del listino: tecnologia e storie legate all’intelligenza artificiale, con la rotazione settoriale che resta selettiva e la liquidità che, in queste sedute, amplifica movimenti anche piccoli. La seduta del 26 dicembre, però, non ha avuto la forza (né la partecipazione) per cambiare davvero il tono di fondo: è stata una sessione di assestamento.


Sullo sfondo, l’Europa “ha chiuso ieri” soprattutto in senso letterale: il 26 dicembre molte Borse europee sono rimaste chiuse per Boxing Day, quindi senza una chiusura “di prezzo” comparabile a quella di Wall Street.

L’ultima fotografia utile arriva dalla seduta accorciata della vigilia (mercoledì 24 dicembre 2025), quando gli scambi sono stati sottili e le oscillazioni contenute: lo Stoxx 600 paneuropeo ha terminato praticamente invariato (circa -0,01%), con diversi mercati già impostati su orari ridotti o chiusure anticipate in vista delle festività.

In altre parole, mentre New York continuava a scambiare (seppur in modalità “festiva”), l’Europa era già entrata nella fase di mercato intermittente tipica di fine anno: calendari spezzati, liquidità più fragile e letture da maneggiare con cautela, perché bastano flussi modesti per muovere i listini. È il contesto che spiega perché la chiusura americana, pur vicina ai massimi, non abbia trovato un vero “eco” europeo nella stessa giornata.

La sintesi è netta: Wall Street resta agganciata ai massimi ma rallenta per mancanza di volumi e notizie; l’Europa ha invece già “staccato”, con molte piazze ferme il 26 dicembre e l’ultima seduta significativa compressa nei ritmi (e negli orari) della vigilia.

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