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Zelensky a Roma con il nuovo piano di pace

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Zelensky a Roma con il nuovo piano di pace

Volodymyr Zelensky arriva a Roma con un obiettivo preciso: condividere con gli Stati Uniti una nuova versione del piano di pace ucraino. Dopo le consultazioni a Londra con i leader di Francia, Germania e Gran Bretagna, il presidente ucraino ha annunciato che il documento è stato modificato in modo sostanziale: da 28 a 20 punti, con l’eliminazione di quelle parti che, nelle sue parole, “erano state percepite come anti-ucraina”.
Un messaggio politico chiaro: Kiev intende rendere più agile e diplomaticamente spendibile la propria proposta in vista di un confronto serrato con gli alleati occidentali, in una fase in cui il sostegno militare ed economico non appare più scontato come nei mesi iniziali della guerra.

Vertice con Papa Leone e incontro con Meloni dopo il tour europeo

Il viaggio europeo di Zelensky ripercorre i nodi della diplomazia del conflitto: Londra, Bruxelles e ora Roma. Una triangolazione che punta a ricostruire compattezza politica mentre il conflitto entra in una fase di logoramento e l’attenzione internazionale si fa più intermittente. L’arrivo nella capitale italiana coincide con un momento in cui l’Ucraina tenta di ricalibrare il suo messaggio verso l’Occidente, chiedendo sostegno ma anche offrendo un percorso politico credibile.

L’incontro con Papa Leone a Castel Gandolfo

La prima tappa romana è a Castel Gandolfo, dove Zelensky ha incontrato Papa Leone a villa Barberini. Un colloquio di mezz’ora, il terzo tra i due: un rapporto costruito negli ultimi mesi e segnato da un dialogo complesso, nel quale il Vaticano cerca spiragli di mediazione mentre Kiev insiste sulla necessità di un processo di pace che non premi l’aggressione russa.
L’udienza arriva in un momento delicato: il ruolo della Santa Sede, spesso percepito da Kiev come troppo equidistante, è stato più volte oggetto di chiarimenti. L’incontro di oggi vuole ribadire un canale aperto, pur nella distanza tra le rispettive prospettive diplomatiche.

Il faccia a faccia con la premier Meloni
Dopo Castel Gandolfo, Zelensky è atteso a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il colloquio si concentrerà sul nuovo documento di pace, sui dossier militari e sul sostegno economico, in un clima che resta di pieno appoggio politico ma con i vincoli di un’Europa alle prese con emergenze multiple.
Per l’Italia, che continua a sostenere Kiev nelle sedi internazionali, l’incontro è anche un passaggio utile per confermare la propria postura atlantica e il ruolo nella futura architettura della sicurezza europea.

Un viaggio che vuole riaprire il fronte diplomatico

La missione del presidente ucraino in Europa appare costruita per riaffermare la centralità del fronte politico, mentre il conflitto rischia di scivolare nell’indifferenza. Zelensky prova a rilanciare una proposta negoziale che ottenga attenzione a Washington e coesione in Europa, evitando che i rallentamenti del supporto occidentale si trasformino in un vantaggio strategico per Mosca.
Roma, in questo passaggio, diventa una tappa chiave per testare la disponibilità italiana e per ribadire, ancora una volta, che il futuro della pace dipenderà da un equilibrio difficile da costruire ma che l’Ucraina non vuole lasciare nelle sole mani delle armi.

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