Dalle 7 alle 10 ora italiana il rilascio scaglionato: famiglie in viaggio verso la base militare, Croce rossa pronta al passaggio sicuro. Attesa per lo scambio con i detenuti palestinesi e per gli sviluppi politici nelle prossime ore.
Come si svolge il rilascio
Primo passaggio alle 8 locali (le 7 in Italia), con prosecuzione tra le 9 e le 10: il corridoio operativo parte dal settore di Netzarim e tocca Khan Younis. L’azione è stata pianificata per scaglioni, con trasferimenti coordinati e presa in carico sanitaria immediata all’arrivo.
Le famiglie in movimento verso Re’im
Ai parenti è stato indicato di raggiungere la base di Re’im al confine con Gaza, dove sono predisposti i protocolli di accoglienza. Ambulanze e squadre di supporto sono già schierate; a Tel Aviv, in Hostages Square, si attende il rientro con veglie e messaggi di speranza.
Il ruolo della Croce rossa
I convogli della Croce rossa sono allertati a Deir al-Balah per l’assunzione in custodia e l’accompagnamento. Come ricordato dall’organizzazione, “insistiamo sulla dignità e sulla sicurezza di chi viene trasferito”, con squadre dedicate, medici e procedure di sicurezza per un’operazione complessa.
Lo scambio dei detenuti palestinesi
Il rilascio si accompagna allo scarceramento di detenuti palestinesi, con aggiornamenti dell’ultima ora sulle liste. L’obiettivo è tenere separati i casi più gravi, mentre prosegue il monitoraggio delle condizioni dei rilasciati e la gestione delle salme per l’identificazione.
La cornice politica
L’operazione matura nel quadro della tregua in vigore e di un intenso attivismo diplomatico previsto tra Israele ed Egitto. Le dichiarazioni pubbliche si concentrano sulla chiusura delle ostilità e sulla necessità di consolidare le garanzie per le prossime settimane.
Quanti sono e cosa manca
Gli ultimi rilevamenti indicano 20 ostaggi vivi in rientro e un lavoro parallelo sul recupero delle salme. Restano dossier aperti su dispersi e restituzione di resti non ancora localizzati, con una task force forense pronta a supportare le famiglie.
Le prossime ore
Dopo l’arrivo a Re’im, i rilasciati saranno trasferiti in ospedali nel centro del Paese per esami, colloqui e ricongiungimenti. La Croce rossa proseguirà il monitoraggio dei movimenti e l’implementazione delle garanzie umanitarie concordate.