Anche i colossi sbagliano

- di: Barbara Leone
 
Errare è umano, perseverare è diabolico. Nel caso di Coca-Cola siamo giunti all’apoteosi del nonsense in fatto di marketing. L’azienda, leader indiscussa a livello mondiale nel settore cola, ha infatti lanciato il suo primo (e quasi sicuramente ultimo) smartphone realizzato, peraltro, da un produttore cinese di fascia medio-bassa: Realme. E dire che Coca-Cola è è famosa per essere uno dei brand con più linee ed estensioni di prodotto. Molte delle quali, se non la maggior parte, si sono rivelate un flop colossale. Basti pensare alla New Coke, che nelle intenzioni dei manager avrebbe dovuto far le scarpe alla più dolce, e concorrente, Pepsi. Negli anni, però, sono state innumerevoli le iniziative simili durate da Natale a Santo Stefano, come la bevanda al caffè a marchio Coca-Cola ritirata dagli scaffali praticamente subito. Non vogliono capire, in casa Coca-Cola, che nella mente del pubblico il marchio Coca-Cola è solo ed esclusivamente sinonimo di bevanda alla cola per eccellenza. L’unica, inimitabile, cui al massimo si può perdonare la versione zero o light. Stop. Ora se ne escono uno smartphone. Perché?

Coca Cola lancia uno smartphone. Ma perché?

Se per un brand l’estensione di linea è un peccato veniale, quella di marca rappresenta un vero e proprio peccato capitale. E dire che proprio la rivale Pepsi qualche tempo fa si era lanciata in una analoga follia aziendale che, manco a dirlo, si rivelò un implacabile flop. Evidentemente in casa Coca-Cola si sentono più furbi e fighi, e a nulla vale la quasi certezza che si tratterà di un disastro annunciato. Per di più si sono affidati ad una azienda totalmente sconosciuta negli States, che dal canto sua avrà sicuramente un ottimo ritorno se non altro in termini di visibilità. Ma perché mai uno dovrebbe comprarsi un “Colaphone”. Ok, l’estetica è sicuramente accattivante: rosso scarlatto così come le famose lattine e con la scritta Coca-Cola che troneggia sulla scocca posteriore. Al tatto, poi, una particolare zigrinatura che lo fa quasi assomigliare a una lattina di Coca-Cola. E poi sfondi, suonerie, icone delle app e altri gadget esclusivi e rigorosamente brandizzati, mai sia uno si dimentichi a chi appartiene veramente il cellulare che abbiamo in mano. Perché, gira che ti rigira, il “Colaphone” non è altro che un cartello pubblicitario tascabile. Tutto molto cool, insomma. Ma il resto? Poca roba. O comunque nulla che possa giustificarne il costo: 237 euro circa. Decisamente troppo, soprattutto se si pensa che al momento è in vendita solo in India. Dove con 20999 rupie, l’equivalente appunto di 237 euro, la gente si compra una cosa tipo 600 lattine di Coca-Cola. Certo, se uno proprio smania dalla voglia di avere un telefono con la suoneria che frizza alziamo le mani, eh. E però qualcosa ci dice che non sarà un successo galattico.
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