Assografici, allarme shock energetico e mancanza materia prima

- di: Marco Tringali
 
Il conflitto in Ucraina potrebbe rappresentare un'ulteriore mazzata alla filiera della stampa a causa dell'incremento dei prezzi della carta e della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. E' questo il sunto di un comunicato stampa emesso da Assografici, in cui viene richiesto l'intervento urgente delle istituzioni per evitare il rischio di collasso dell'intero comparto. Lo shock energetico, come rilevato nel comunicato stampa di Assografici, sta rapidamente compromettendo la situazione di tutta la filiera mettendo a rischio la continuità produttiva. Il comunicato che reca la firma di Emilio Albertini, presidente di Assografici, ha lanciato l'allarme evidenziando come molti stabilimenti cartari fortemente energivori siano stati costretti ad annunciare il rallentamento delle attività, se non addirittura i fermi produttivi, anche in considerazione dell'attuale situazione critica che ormai si registra da diversi mesi. Un comparto, quello della stampa, già in enorme difficoltà a causa degli alti costi di carta, cartone e imballaggi. Difficoltà che oggi rischiano di diventare ostacoli insormontabili per la prosecuzione dell'attività.

Il comunicato stampa di Assografici ha messo in rilievo anche la scarsa disponibilità di carte ad uso editoriale che metterebbe a rischio anche la stampa di libri. Si tratta di carte prodotte solo da pochi player europei. Il clamoroso sciopero di un'importante cartiera Nord Europea ormai si protrae da lungo tempo, rendendo ancora più difficile il reperimento dei materiali. Nel comunicato si evidenzia anche come il settore del cartone ondulato, fogli e scatole, non riesce ad assecondare una domanda crescente con il rischio della prospettiva di nuovi blocchi di produzione per gli ondulatori che hanno già scorte ridotte di carta a magazzino.

A rischio la continuità produttiva anche di tutta la filiera a valle

“Per tutti i comparti – ha dichiarato il presidente Albertini – dalla produzione di sacchi a quella di shopper, dai produttori di tubi e anime in cartone agli scatolifici, gli incrementi di prezzo sul costo della carta sono continui da parte dei fornitori, che ora si riservano di applicarli in totale autonomia e discrezionalità, anche al momento della consegna. Coi nostri clienti, purtroppo, saremo a breve costretti a fare lo stesso. Ma gli incrementi di prezzo sono generalizzati, dall’energia ai trasporti. È una situazione veramente eccezionale, anche di carenza di materie prime, che segue il periodo pandemico già molto complicato, e che nessuno ricorda si sia mai verificata prima con questa intensità e rapidità sui nostri mercati”.

La crisi riguarderebbe anche la produzione di astucci in cartoncino per alimentare, farmaceutico e cosmetica a causa della carenza di materie prime. E come se non bastasse, anche la produzione di packaging flessibile rischia di segnare il passo proprio per il fatto che vengono usati prevalentemente materiali plastici. Una produzione appesantita dagli straordinari rincari energetici e dei prezzi delle materie prime conseguenti all'impennata del costo del petrolio. Il settore grafico italiano genera un fatturato annuo complessivo di circa 5,5 miliardi di euro coinvolgendo oltre 13 mila imprese e 75 mila addetti. Il blocco delle attività potrebbe mettere a rischio la continuità lavorativa. Ecco perché Assografici insieme ad Assocarta e Acimga, ha unito la sua voce a quella di Confindustria per richiedere misure straordinarie al fine di affrontare un'emergenza che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della carta stampata.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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