Ci risiamo: Brad Pitt cita in giudizio l’ex moglie Angelina Jolie

- di: Barbara Bizzarri
 
Alla fine, l’ha denunciata davvero, anche se non per il motivo caldeggiato dai fans che, all’indomani della vittoria di Johnny Depp, speravano in una risoluzione analoga per Brad Pitt, a loro parere incolpato ingiustamente di violenze domestiche, allo scopo di sottrargli i figli, da una Angelina Jolie sempre più in linea col suo personaggio di Maleficent. La querela riguarda invece il meraviglioso, e lucroso, vigneto che la ex coppia possiede in Francia, immerso in uno splendido paesaggio con tanto di castello in cui si sono sposati nel lontano 2014. Acquistata nel 2008, la tenuta di Chateau Miraval, nel villaggio di Correns, è uno dei luoghi del cuore di Pitt: aveva già accusato l’ex moglie di aver venduto di nascosto la sua quota della proprietà a un oligarca russo, ma adesso sostiene che lo abbia fatto come rappresaglia dopo la sentenza sull’affidamento congiunto dei figli: da qui la decisione di procedere per vie legali. Secondo la documentazione depositata presso il tribunale di Los Angeles, Jolie avrebbe ceduto, in totale segretezza e contravvenendo agli accordi di prelazione, la sua metà di Chateau Miraval a un’azienda gestita da Yuri Shefler, proprietario della vodka russa Stolichnaya, con la precisa intenzione di consentire al magnate di acquisire il controllo completo del brand. Il problema è rappresentato, data la contingenza storica e la posizione statunitense in merito, anche dall’oligarca perché, manco a farlo apposta, Shefler compare in una lista, stilata dal Ministero del Tesoro americano, di personalità che potrebbero essere sanzionate. 

Gli avvocati di Brad Pitt ritengono che la cessione delle quote di Chateau Miraval sia in realtà un gesto ostile per “infliggere danni a Pitt e costringerlo a collaborare con uno sconosciuto che ha costruito la sua fama con tattiche commerciali spietate, associazioni professionali dubbie e dalle intenzioni velenose”. Tanto più che, prima dell’improvvisa vendita al magnate, era in corso una trattativa per l’acquisto dell’intero pacchetto di quote dell’azienda, pari a 164 milioni di dollari, da parte di Pitt e, ad aprile 2021, “i negoziati erano in una fase molto avanzata, con un accordo sul prezzo”. La vendita segreta, inoltre, costituirebbe il tentativo, da parte dell’attrice, di distruggere la reputazione del brand vinicolo di cui si disinteressava completamente, al contrario dell’ex marito, che nell’azienda ha investito milioni di dollari, ottenendo nel tempo ottimi risultati: lo champagne Fleur de Mirval è stato valutato con 95 punti su 100 da Andreas Larsson, premiato nel 2007 come migliore sommelier al mondo. La star hollywoodiana aveva ribadito più volte il suo impegno:”Miraval è una tenuta meravigliosa, eccezionale, di cui mi sono innamorato e su cui continuo a investire per renderla una delle più belle della Provenza. Quello con i Perrin, produttori da cinque generazioni, è un impegno a lungo termine. Non si tratta di una tendenza passeggera”. I legali dell’attore hanno quindi richiesto un processo alla presenza di una giuria perché la vendita sia annullata e Jolie risarcisca i danni al loro assistito: l’attrice intanto ha respinto le accuse, sostenendo che le dichiarazioni dell’ex siano del tutto false. Una battaglia tanto amara combattuta per un castello in Provenza riporta alla memoria la Francia del Settecento e le parole, sempre attuali, di Madame de Volanges:”chi riuscirebbe a non fremere, pensando alle sventure che può causare una sola relazione pericolosa, e quante sofferenze si eviterebbero, se si riflettesse di più”.
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