CDP: attivati investimenti per 35 miliardi (2% del Pil). L’utile netto consolidato 2021 sale a 5,3 miliardi

- di: Barbara Leone
 
Cassa depositi e prestiti è sempre di più al servizio della crescita del nostro Paese. A dirlo sono i numeri del progetto di Bilancio d’esercizio e del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, approvati oggi dal Consiglio d’Amministrazione Cdp unitamente alla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 del Gruppo inclusa nel secondo Bilancio integrato di sostenibilità. Nel 2021, infatti, sono state impegnate risorse per 23,6 miliardi di euro a livello di Cdp Spa e 23,8 miliardi a livello di Gruppo a beneficio di imprese, infrastrutture, Pubblica amministrazione e cooperazione internazionale, in aumento sia rispetto ai 21,7 miliardi della Capogruppo (+8%), sia ai 21,9 miliardi del Gruppo relativi all’anno precedente (+9%). Le risorse impegnate dal Gruppo Cdp hanno permesso l’attivazione di investimenti del valore complessivo di 35 miliardi di euro (che equivalgono al 2% del Pil) grazie all’attrazione di risorse di investitori e cofinanziatori terzi. Con riferimento alla raccolta, il risparmio postale risulta in crescita del 2,5% rispetto ai 274,6 miliardi dello scorso esercizio, raggiungendo i 281,5 miliardi di euro, anche grazie ad una raccolta netta Cdp positiva per oltre 3 miliardi. Sempre sul fronte della raccolta, si è proseguito nella diversificazione delle fonti: a fine giugno è stato emesso un nuovo social bond da 500 milioni di euro. La raccolta complessiva è di 381,9 miliardi, in aumento di 3,6 miliardi rispetto al 2020. Venendo ai risultati economici, l’utile netto consolidato è pari a 5,3 miliardi di euro (+4,1 miliardi rispetto al 2020), principalmente grazie all’andamento della partecipata Eni. Per quanto riguarda Cdp Spa, l’utile netto rimane elevato ed è pari a 2,4 miliardi di euro (2,8 miliardi nel 2020), pur scontando gli effetti dei tassi di interesse ai minimi storici, la riduzione dei proventi derivanti dalla gestione del portafoglio titoli e l’adeguamento dei valori di carico delle partecipazioni.

Per quanto riguarda Cdp Spa le risorse impegnate sono pari a 23,6 miliardi di euro (nel 2020 erano 21,7). Con riferimento alle imprese, sono stati impegnati 12,4 miliardi di euro a sostegno della crescita domestica e internazionale delle aziende italiane (sostegno all’export e all’internazionalizzazione delle imprese italiane sostegno alla crescita delle imprese sul mercato domestico ecc).  Per quanto riguarda le infrastrutture, la Pa e il territorio sono stati impegnati 11 miliardi di euro per il finanziamento di Enti e infrastrutture e per la promozione di iniziative sul territorio (sostegno al settore ferroviario e autostradale, concessione di anticipazioni di liquidità, rafforzamento dell’attività di advisory per le infrastrutture). Con riferimento alla cooperazione internazionale, tra le principali attività dell’anno a sostegno dei Paesi in via di sviluppo si segnalano:  l’investimento di 50 milioni di euro nel fondo “Regio” per sostenere progetti finalizzati alla lotta ai cambiamenti climatici e, per la prima volta, il sostegno allo sviluppo di impianti rinnovabili in Africa Sub-Sahariana tramite l’ingresso nel fondo “Aref II”; e poi l’affidamento della gestione, a partire dal 2022, del nuovo Fondo Italiano per il Clima con una dotazione complessiva pari a 4,2 miliardi di euro nel quinquennio 2022-2026.

Passiamo ora all’utile netto, che è di 2,4 miliardi di euro (mentre l’anno precedente era di 2,8 miliardi). Nel dettaglio il margine di interesse p pari a 1,8 miliardi di euro, in riduzione rispetto al 2020 principalmente per gli effetti del contesto dei tassi d’interesse ai minimi storici; i dividendi sono di 1,2 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2020 principalmente per i maggiori dividendi da Eni e Fintecna; gli altri ricavi netti sono pari a 0,6 miliardi di euro, in riduzione rispetto al 2020 principalmente per effetto dei minori proventi delle strategie di gestione del rischio tasso attivate sul portafoglio titoli; il costo del rischio è pari a -0,2 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al 2020, nonostante le rettifiche di valore effettuate sul portafoglio equity; mentre il cost/income ratio è significativamente al di sotto del 10%. Il totale attivo è pari 413 miliardi di euro (410 miliardi nel 2020), ed è costituito principalmente da disponibilità liquide e altri impieghi di tesoreria, crediti, titoli di debito, partecipazioni e fondi. La raccolta complessiva, invece, è di 381,9 miliardi di euro (378,3 miliardi nel 2020). Il risparmio postale è pari a  281,5 miliardi di euro (e nel 2020 era 274,6 miliardi), mentre il patrimonio netto è di 25,3 miliardi di euro, quindi in lieve calo rispetto al 2020 quando era di 25,5 miliardi nel 2020. 

Andando ai risultati del Gruppo Cdp vediamo che le risorse impegnate sono pari a 23,8 miliardi di euro, quindi in aumento del 9% rispetto al 2020 quando erano 21,9 miliardi. Tali risorse sono state destinate a beneficio di imprese, infrastrutture e Pubblica amministrazione e cooperazione internazionale. Nello stesso periodo, complessivamente il Gruppo Cdp ha attivato investimenti per 35 miliardi di euro, grazie all’attrazione di risorse di investitori e co-finanziatori terzi. Il bilancio consolidato del Gruppo Cdp include anche società sulle quali la Capogruppo non esercita direzione e coordinamento (tra cui rilevanti controllate quotate quali Snam, Terna, Italgas, Fincantieri e collegate quotate quali Eni, Poste, Saipem, WeBuild e Nexi). L’utile del Gruppo Cdp ante imposte è di 3,1 miliardi di euro (l’anno precedente era di 2,5 miliardi), mentre l’utile netto consolidato è pari a  5,3 miliardi di euro (contro 1,2 miliardi del 2020). L’utile netto consolidato di pertinenza della Capogruppo Cdp Spa è poi di 3 miliardi di euro (-0,4 miliardi nel 2020), con un totale attivo consolidato di 517 miliardi di euro (erano 512 miliardi nel 2020). Mentre il patrimonio netto consolidato è di 35,4 miliardi di euro (33,7 miliardi nel 2020), di cui 21,2 miliardi di euro del Gruppo (20,4 miliardi nel 2020).

 “Davanti a uno scenario internazionale caratterizzato da elementi di grave incertezza - ha affermato il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini -, tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte per porre le basi di uno sviluppo sostenibile e inclusivo, soprattutto per donne e giovani. Cdp continua a mettere a disposizione le proprie capacità con grande senso di responsabilità, confermando il proprio impegno per il Paese. Lo testimoniano - ha sottolineato Gorno Tempini - gli investimenti attivati dal Gruppo, che equivalgono al 2% del Pil, e l’impatto sull’occupazione, con circa 400mila posti di lavoro sostenuti. È sempre fondamentale la proficua collaborazione con i nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, che ci sostengono nel perseguire la nostra missione per la crescita dei territori e delle comunità e con i quali collaboriamo intensamente”. Soddisfatto anche l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco, che ha dichiarato: “Con oltre 23 miliardi di euro di risorse impegnate e 35 miliardi di investimenti complessivamente attivati a favore di imprese, infrastrutture, Pubblica Amministrazione e cooperazione internazionale, Cdp consolida il suo ruolo di istituzione al servizio della crescita del Paese. Grazie a questi risultati, - ha aggiunto Scannapieco - confermiamo con determinazione il percorso annunciato con il Piano strategico 2022-2024, che pone al centro dell’attività di Cassa l’impatto generato in termini di benefici economici, sociali e ambientali, anche grazie all’adozione di specifiche policy e principi di sostenibilità. Inoltre, abbiamo messo in campo un impegno senza precedenti per offrire sostegno alla realizzazione del Pnrr e, più in generale, per rafforzare l’attività di advisory a beneficio di amministrazioni centrali ed enti locali”. Non si può non sottolineare, infine, l’impegno di Cdp a favore della collettività. Nello specifico di oltre 17.000 imprese e circa 54 miliardi di euro di fatturato addizionale. Ha inoltre sostenuto l’occupazione in Italia con circa 400mila posti di lavoro creati e mantenuti, dei quali 40% a favore di donne e 20% a favore di giovani, e ha realizzato infrastrutture a elevato impatto sociale attraverso 27 progetti di social housing per oltre 1.800 nuovi alloggi ad alta efficienza energetica, a favore di quasi 4.000 beneficiari.

Nella foto: Dario Scannapieco e Giovanni Gorno Tempini
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