CIVIBANK: Utile netto in forte crescita nel primo semestre 2021

- di: Redazione
 
Il Consiglio di Amministrazione di Banca di Cividale ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2021. Nel primo semestre la Banca ha dato ulteriore prova di saper affrontare efficacemente la complessità del contesto economico conseguente all’epidemia da COVID-19, nelle regioni di insediamento.

L’utile netto si attesta a 5,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2020.

Confermato il trend positivo degli ultimi anni nell’erogazione di finanziamenti in sostegno all’economia del nostro territorio: il primo semestre 2021 registra il miglior risultato dell’ultimo triennio, con un totale di 366 milioni di euro erogati a imprese e famiglie del nord-est (+70,8%) trainati dai mutui prima casa e bonus fiscali green, quali segnali di ripresa e di fuoriuscita dalla crisi pandemica.

Il CET1 ratio al 14,5% conferma la solidità patrimoniale della Banca.

Dopo la trasformazione in Società per Azioni e l’adozione della forma di “Società Benefit”, è attualmente in corso il periodo di offerta in opzione (che terminerà il 14 settembre 2021) delle nuove azioni rinvenienti dall’aumento di capitale, a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di euro 49.976.595,75 destinato a sostenere il percorso di ulteriore crescita dimensionale, territoriale e reddituale di CiviBank, unica banca regionale autonoma del Friuli Venezia Giulia. 

Al 30 giugno 2021 i crediti verso la clientela si attestano a 3.118 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2020 (2.978 milioni di euro).

Nel corso del semestre, in un contesto esterno ancora caratterizzato dalla pandemia COVID-19, la Banca ha erogato complessivamente ben 366 milioni di euro di nuovi finanziamenti, di cui 246 milioni di euro erogati a piccole e medie imprese e 120 milioni di euro a famiglie, con una crescita complessiva del 37,9% rispetto al primo semestre del 2020. Nel dettaglio si registra un incremento di 50,8 milioni di euro, rispetto ai primi 6 mesi dell'anno precedente, di erogazioni verso le imprese (+26,1%); in crescita anche l'erogato verso le famiglie consumatrici, che evidenzia un incremento di 49,9 milioni di euro (+70,8%).

Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 136,3 milioni di euro, in calo del 5,3% rispetto a dicembre 2020, con un “coverage ratio” del 51,3%. Nel dettaglio, le sofferenze nette si attestano a 47,8 milioni di euro, in crescita dell’ 1,9% rispetto a dicembre 2020, con un coverage ratio pari al 67,3% (69,6% a dicembre 2020). Le inadempienze probabili (“unlikely to pay”) si attestano a 80,7 milioni di euro in calo del 6% rispetto alla fine dello scorso esercizio, con un coverage ratio del 35,2% (34,1% a dicembre 2020), mentre 7,8 milioni di euro (in flessione del 30,6% rispetto a dicembre 2020) sono rappresentati da esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate con un indice di copertura del 16,5% (13,7% a dicembre 2020).

La raccolta diretta, rappresentata già al netto della componente riferita a controparti centrali, registra una consistenza di 3.281 milioni di euro, in crescita del 6,9% rispetto al 31 dicembre 2020.

La raccolta indiretta, ammonta a 1.231 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2020. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 1.006 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2020 e in aumento dello 15,8% rispetto al 30 giugno 2020. La raccolta amministrata è pari a 225 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2020.

Le attività finanziarie di proprietà assommano a 1.084 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono essenzialmente rappresentate da titoli di Stato italiani a breve termine iscritti nei portafogli HTC e HTCs, con una duration media di 2,11 anni. Le riserve sul portafoglio HTCs e OCI, iscritte fra le poste del patrimonio netto al netto dell’effetto fiscale, sono positive per 0,8 milioni di euro.

Il saldo netto di liquidità complessiva a un mese è pari a 949 milioni di euro. Le attività “eligible” complessivamente a disposizione ammontano a 1.653 milioni di euro, in termini di liquidità ottenibile, già al netto del relativo haircut. L’esposizione nei confronti della BCE per operazioni di rifinanziamento a lungo termine, corrispondente ai programmi TLTRO II e TLTRO III, è pari a 1.087,3 milioni di euro. Il profilo di liquidità regolamentare LCR è pari al 180%, dal 194% di dicembre 2020. Rispetto al 31 dicembre 2020, risultano in significativo miglioramento sia il Cost income (al 55,6%, da 59,0%) ed il Texas Ratio (migliorato al 48%, dal 51%).

Il Patrimonio netto ammonta al 30 giugno 2021 a 292 milioni di euro (+0,3% rispetto a dicembre 2020).

Il Common Equity Tier1 - regime transitorio (CET1), senza l’inclusione dell’utile di periodo, è pari a 300 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWA) per
2.068 milioni di euro.

Il margine di interesse si attesta a 37,9 milioni di euro, in crescita del 13,7% rispetto al 30 giugno 2020; la componente riferibile all’intermediazione con la clientela evidenzia una crescita del 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2020; in crescita del 36,4% quella riferibile alle attività finanziarie.

Nella foto il DG Mario Crosta
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