Fitofarmaci, Confagricoltura: la proposta della Commissione Ue penalizza ancora le imprese agricole

- di: Barbara Leone
 
La Commissione Europea vuole ridurre l’uso e il rischio dei pesticidi chimici del 50% entro il 2030. Lo scorso 22 giugno, infatti, sono state adottate due proposte legislative finalizzate all’attuazione del Green Deal: una volta appunto a dimezzare l’uso dei fitofarmaci da qui a otto anni, l’altra tesa al ripristino degli ecosistemi naturali danneggiati e a rischio di collasso. Le proposte, che saranno ora oggetto del normale iter legislativo, sono state presentate da Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, per il quale “la riduzione dell'uso dei pesticidi contribuisce al ripristino della natura e protegge gli esseri umani che lavorano con queste sostanze chimiche”. Una decisione, quella della Commissione Ue, che ha destato non poche perplessità nel nostro Paese. A cominciare da Confagricoltura, che tramite le parole del suo presidente Massimiliano Giansanti boccia senza mezzi termini la proposta della Commissione europea che a livello di singoli Stati membri prevede una riduzione minima del 35%.“Per quanto riguarda l’agricoltura - sottolinea Giansanti -, l’agenda strategica della Commissione europea dovrebbe essere aggiornata.

La pandemia e la guerra in Ucraina hanno chiaramente indicato che la salvaguardia del potenziale produttivo è un fattore strategico”. Confagricoltura ricorda che il progetto legislativo avrebbe dovuto essere licenziato ad aprile, ma è stato deciso il rinvio a seguito dell’invasione dell’Ucraina. “Da aprile non è cambiato nulla - puntualizza Giansanti - Alla fine, all’interno dell’Esecutivo di Bruxelles, ha prevalso una visione penalizzante per l’intero sistema agroalimentare che, come riconosciuto dalla stessa Commissione, garantisce la copertura del fabbisogno dei cittadini europei. La proposta della Commissione - prosegue Giansanti - si basa sulla strategia delineata nella comunicazione ‘From Farm to Fork’. Una strategia che, secondo tutte le valutazioni indipendenti effettuate, porterà ad una riduzione delle produzioni agricole, ad un aumento delle importazioni e dei prezzi al consumo. Nella sua proposta, la Commissione riconosce che ci saranno conseguenze sotto il profilo dei costi di produzione e dei prezzi al consumo che dovrebbero essere compensate con i fondi della politica agricola comune. Un ulteriore taglio, quindi, alle risorse finanziarie per la competitività e l’efficienza delle imprese agricole che producono per il mercato”, sottolinea il presidente di Confagricoltura”. Il progetto legislativo della Commissione europea passa ora all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio. “Lavoreremo per ottenere tutti i profondi adattamenti necessari per continuare a garantire, grazie alle più avanzate soluzioni tecnologiche, produzioni sicure e di qualità – dice in conclusione il presidente di Confagricoltura -. E sostenibili sotto il profilo ambientale e della protezione delle risorse naturali”.
 
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