Giochiamo a fare le signore?

- di: Barbara Leone
 
Stavamo scarsi a stronzatemanie! L’ultima arriva (ma guarda un po’!), dagli States. Dove giovanissime tiktoker, e per giovanissime parliamo di 8/10 anni, elargiscono consigli e perle di saggezza in fatto di skincare. Tradotto: cura della pelle. Largo dunque alle creme antirughe della mamma, agli esfolianti, ai filler per il contorno labbra, ai sieri per prevenire le occhiaie (occhiaie a 10 anni, non so se mi spiego), alle maschere rimpolpanti (quelle per rimpolpare il cervello non pervenute), più varie ed eventuali. Tutorial che iniziano già di primo mattino, quando solitamente i bambini, perché a 10 anni si chiamano e sono bambini, fanno colazione con latte e biscotti guardando i cartoni animati. Loro no. Loro si passano l’acqua micellare sul viso, dicendo per filo e per segno come fare e quali marche scegliere. Siamo alla follia. Una follia che è arrivata anche in Italia. Perché anche se teoricamente qui da noi la legge proibisce l’accesso ai social sotto i 14 anni, nella pratica è facilissimo aggirare l’ostacolo. 

Una follia confermata anche dai numeri, che mostrano chiaramente un’impennata di vendite di cosmetici nella fascia di età tra gli 8 e i 13 anni. Stando ai dati NielsenIQ, infatti, a guidare la classifica delle beauty addice sono proprio le giovanissime con un bel, si fa per dire, 49%. Cosa che, evidentemente, non dispiace affatto ai produttori, che strizzano l’occhio sempre di più a questo target con packaging accattivanti, colori fluo e tinte pastello fino ad arrivare alle serie, rigorosamente in edizione limitata, con personaggi in voga tra i giovanissimi. Una vera e propria ossessione sdoganata dall’hashtag #SephoraKids, diventato virale, che chiaramente si rifà ai negozi della catena omonima presi letteralmente d’assalto da frotte di ragazzine che non hanno manco raggiunto l’età della pubertà, quindi ribadisco bambine, abbacinate dall’universo beauty. Il tutto corredato da migliaia di tutorial dove altrettante bambine ti dicono come scrubbare il viso, come mettere il filler per prevenire le zampe di gallina vicino alle labbra, come picchiettare l’acido ialuronico prima di stendere un siero alla vitamina C pieno zeppo di retinolo, burro di karité, bava di lumaca, olio di jojoba, melograno e l’immancabile aloe, che come il nero sta bene su tutto. Ma anche parabeni, alluminio, diossine, siliconi e petrolati. 

Quando tutto va bene. Cosa che, evidentemente, le suddette bambine non sanno. Così come non sanno che molti cosmetici contengono cromo e altri metalli pesanti che vengono assorbiti ed entrano in circolo. Mentre, ad esempio, le creme anticellulite contengono spesso caffeina. E anche quella dalla pelle poi va in circolo nel corpo. Va da sé che un conto è il corpo di una donna adulta e un conto è il corpo di una bambina. Molto banalmente una donna adulta pesa di più, e quindi il suo corpo è in grado di smaltire certi elementi. Mentre una bambina che pesa, che ne so, 30 chili li potrebbe assorbire tutti. Senza contare poi tutta la parte ormonale. E poi c’è anche il lato psicologico che non va sottovalutato. Perché un conto è prendersi cura di sé, sacrosanto anche in tenera età, un conto è l’ossessione. Che poi si traduce sempre, o quasi sempre, nell’inseguire a tutti i costi una bellezza ideale, peraltro incentrata su canoni estetici stereotipati e, sinceramente, anche di dubbio gusto. Col risultato che molto probabilmente queste piccole fan della skincare saranno delle adolescenti che a 17 già si vorranno rifare il seno. E poi le labbra, e poi che non gliela vuoi dà ‘na tiratina anche ai glutei? A 50 anni o sono rifatte da capo a piedi, alluce compreso, o alla prima ruga si sparano.

Una deriva talmente pericolosa che la Svezia è addirittura arrivata a vietare le creme antietà ai minori di 15 anni. «Utilizzare prodotti di cura della pelle avanzati che, ad esempio, mirano a ridurre le rughe e ottenere un tono della pelle più uniforme non è qualcosa di cui una bambina ha bisogno», ha affermato Annika Svedberg, capo farmacista di Apotek Hjärtat, la principale catena di farmacie del Paese che conta circa 390 negozi in tutta la Svezia. E che ha deciso di non vendere più questi prodotti a clienti di età inferiore ai 15 anni, a meno che non abbiano il permesso dei genitori o una condizione della pelle rilevante. 

Ma al di là della salute, fisica e psichica, al di là dei danni che questi prodotti possono fare alle bambine, anche a livello di pelle, al di là del fatto che non è né buono né giusto fissarsi con certe cose a questa età e che l’esasperazione, per di più veicolata dai social, è sempre e comunque pericolosa… Al di là di questo, è tutto molto ma molto triste. Perché, bambine mie, abbiamo giocato anche noi a fare le signore col rossetto della mamma, coi suoi tacchi e pure con le sue creme. Ma era un gioco, appunto. C’è tempo per crescere. C’è tempo per lamentarsi delle rughe, dei capelli bianchi, della cellulite e delle tette cadenti. C’è un tempo, e quel tempo arriverà puntuale come le cambiali. Arriverà come è arrivato per tutti. Che poi non è manco così male dire, e dirsi, ma chi se ne frega! Godetevi la primavera della vita. Godetevi la spensieratezza, le bambole, un due tre stella, le corse in bicicletta, i segreti con l’amica del cuore… L’inverno, con tutto ciò che ne consegue, arriva in un attimo. E per quanto puoi sembrare giovane, giovane non lo sarai mai più. Perché la cremina miracolosa che cristallizza il tempo, ahimè, non l’hanno ancora inventata.

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