Giornata Mondiale dell'Acqua: solo 1 italiano su 4 presta attenzione al consumo di acqua

- di: Francesca Petrella (IPSOS)
 
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, Ipsos ha realizzato un'indagine per Finish al fine di comprendere la sensibilità degli italiani nei confronti dello spreco di acqua, le percezioni che hanno relative al proprio consumo di acqua e come si dovrebbe agire in un'ottica di risparmio maggiore di acqua. Per 2 italiani su 10 la scarsità di acqua è un problema attuale e soltanto il 3% ha una corretta percezione del proprio consumo familiare. Il 48% sottostima il proprio consumo personale e 1 italiano su 4 dichiara di prestare attenzione al proprio consumo di acqua. 

Giornata Mondiale dell’Acqua 2021 – il problema della scarsità idrica 

Solo 2 italiani su 10 ritengono che la scarsità d’acqua sia un problema generalizzato, il 70% ritiene che sia legata alla stagionalità e interessi solo specifiche aree del Paese. Inoltre, riguardo alle tematiche ambientali più preoccupanti, solo il 12% degli italiani si è definito preoccupato dalla tematica acqua nel presente; i maggiori timori sono legati alla presenza di plastica nei mari e negli oceani, l’inquinamento dell’aria e la gestione dei rifiuti. 

World Water Day - le percezioni relative al consumo di acqua 

La scarsa preoccupazione degli italiani per l'acqua ha diverse cause: nasce ad esempio, dall’errata percezione dei reali consumi di una famiglia. Infatti, gli individui ritengono che in media una famiglia italiana consumi poco più di 100 litri di acqua al giorno, mentre in realtà il consumo per uso civile di acqua in Italia è di 500 litri al giorno per famiglia, oltre 200 litri per persona. Un consumo dunque sottodimensionato nella percezione di quasi 5 volte. Inoltre, l'arrivo della pandemia ha giocato un ruolo cruciale nel ridurre l’attenzione delle persone sulla tematica acqua. Solo 1 italiano su 4 dichiara di aver prestato attenzione ai consumi d’acqua nel corso dell’ultimo anno, trascorso prevalentemente dentro casa e in misura maggiore rispetto al passato.

Dalla ricerca realizzata da Ipsos per Finish emerge una minore consapevolezza dei giovani tra i 14 e i 17 anni sulle tematiche ambientali (86%, contro il 93% degli adulti), ma soprattutto un minor attivismo nella quotidianità: il 66% prova a ridurre lo spreco d’acqua contro il 77% degli adulti; il 68% chiude il rubinetto quando non lo utilizza (adulti 73%), il 51% sa cha va utilizzata la lavastoviglie a pieno carico (adulti 44%), mentre solo il 14% non sciacqua a mano i piatti prima di riporli nella macchina. 

Risparmio di acqua: un dovere di tutti i cittadini

Il 68% degli italiani dichiara che tutelare la risorsa idrica sia un dovere che spetta a tutti i cittadini, riducendo o comunque migliorando i propri consumi; il 58% affida un ruolo importate ad enti pubblici che si occupano della manutenzione delle tubature, il 54% ai Governi, che dovrebbero punire coloro che non adottano comportamenti corretti e il 50%, alle aziende, che devono impegnarsi a migliorare i processi produttivi.

Ad oggi i comportamenti degli italiani nei confronti dell’uso di acqua non sono sempre correttamente indirizzati; tuttavia, si registra una certa predisposizione e disponibilità a fare di più: sempre secondo l’Ipsos Global Advisor, il 51% degli italiani sarebbe disposto a impegnarsi in questa direzione adottando comportamenti più sostenibili, come ad esempio chiudere il rubinetto quando non serve, fare docce più brevi ed essere sicuri di usare latrice e lavastoviglie a pieno carico. 

Risparmio di acqua: limitare lo spreco 

Il monitoraggio che Ipsos ha condotto per Finish - in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua - ha indagato anche dello spreco di acqua connesso al pre-risciacquo dei piatti prima di essere posti nella lavastoviglie. Su circa 2.300 occasioni di consumo analizzate, oltre la metà (58%) sono state accompagnate da una fase di pre-risciacquo delle stoviglie, generando uno spreco di acqua che ha raggiunto punte di 38 litri per ogni atto di lavaggio in ciascuna famiglia. A queste, si aggiungono il 24% di occasioni in cui i piatti sono stati lavati completamente a mano, senza uso della lavastoviglie. Solo il 18% delle occasioni ha visto l’uso esclusivo della lavastoviglie.

Questo comportamento dipende, da un lato, dall’errata convinzione che il lavaggio manuale dei piatti consumi meno acqua del lavaggio in lavastoviglie e, dall'altro, da cattive abitudini, spesso inconsapevoli, come quella di rimuovere i residui di cibo con l’acqua anziché con un panno di carta assorbente (37%). 
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli