Dall’ “uomo invisibile” Liu Bolin a Giacomo Bergomi, le mostre del weekend

- di: Samantha De Martin
 
“Cos’è che ci rende davvero così speciali?” Cercherà di rispondere a questa domanda l’ottava edizione di PhEST – il festival internazionale di fotografia e arte che fino al 1° novembre animerà le vie e i palazzi di Monopoli (Bari). A guidare l’edizione 2023, diretta da Giovanni Troilo, sarà il tema Esseri umani, un invito a esplorare i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda e con cui deve relazionarsi. Questo e tanto altro da scoprire nel weekend alle porte.

A Brescia cento anni di Giacomo Bergomi

Alla Rocca di San Giorgio, presso Orzinuovi (Brescia), fino al 7 gennaio cento opere, tra dipinti e disegni, realizzati tra la fine degli anni Cinquanta del Novecento e i primi anni Duemila, esplorano la produzione di Giacomo Bergomi, artista bresciano tra i più sensibili e carismatici del Novecento.
A un secolo dalla nascita, il percorso Giacomo Bergomi. Mostra del centenario vuole mettere in luce la capacità di Bergomi di rinnovare il proprio linguaggio analizzando i soggetti che ha frequentato più assiduamente, dalle scene di vita quotidiana al ritratto, dalle still life ai paesaggi della bassa bresciana, dagli scorci di Brescia alla quotidianità delle popolazioni andine, influenzato dalle sue umili origini contadine, ma anche dai tanti viaggi in Italia e all’estero.

Paolo Pellegrin in mostra a Venezia

Testimone dei conflitti della contemporaneità, ma anche degli effetti del cambiamento climatico, Paolo Pellegrin è il protagonista della mostra L’orizzonte degli eventi, in corso fino al 7 gennaio presso Le Stanze della Fotografia, iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini. Curata da Denis Curti e Annalisa D’Angelo e realizzata in collaborazione con Magnum Photos, l’esposizione abbraccia oltre 300 scatti, incluso un reportage, per la prima volta in mostra, sull’Ucraina e immagini inedite realizzate tra il 1995 e il 2023. Le fotografie raccontano l’attività sul campo che ha portato l’artista romano a diventare uno dei più importanti fotografi internazionali. Come spiega Annalisa D’Angelo “L’orizzonte degli eventi, nella fisica, è la zona teorica che circonda un buco nero, un confine oltre il quale anche la luce perde la sua capacità di fuga. Nella sua lunga carriera di fotografo, Pellegrin tenta più volte di oltrepassare l’orizzonte, di entrare nel buco nero della storia, provando a superare gli ostacoli”. Il suo mezzo per oltrepassare l’orizzonte e uscire idealmente dal buco nero è la fotografia, concepita come ponte ideale dove lo spettatore gioca un ruolo cardine.

A Firenze arriva Liu Bolin 

Liu Bolin, “l'uomo invisibile” che ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo, arriva a Palazzo Vecchio con Hiding in Florence, continuazione e coronamento di una serie più ampia, Hiding in Italy, presentata a Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta. L’artista cinese rende oggi omaggio a Firenze, culla del Rinascimento, coinvolgendo, nel progetto fiorentino, Piazza della Signoria, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Marucelliana e lo stesso Palazzo Vecchio che ospita la mostra. L’esposizione è un’occasione per ammirare non solo le ultime opere del camaleonte dell’arte in una cornice unica, ma anche per scoprire i segreti del backstage, attraverso le riprese realizzate durante la costruzione degli scatti. Rimanendo immobile alla maniera di una scultura vivente, Bolin fonde perfettamente, grazie a un accurato body-painting, il suo corpo con il contesto alle sue spalle. Attraverso la sua poetica del nascondersi vuole sottolineare luoghi emblematici, identità culturali note e segrete, denunciando problematiche sociali. Secondo la cultura cinese, l’uomo è infatti parte della natura e in queste opere l’artista non sparisce, ma si unisce alla natura stessa.

Monopoli capitale della fotografia internazionale

Provando a rispondere alla domanda “Cos’è che ci rende davvero così speciali?”, PhEST – il festival internazionale di fotografia giunto quest’anno all’ottava edizione, approda nel centro pugliese di Monopoli dove, fino al prossimo 1° novembre, animerà vie e palazzi. Esseri umani è il tema che il direttore artistico Giovanni Troilo ha scelto per questa edizione, invitando a esplorare i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda. In questo percorso caleidoscopico tra la complessità delle visioni e la loro interpretazione sono stati coinvolti numerosi artisti presenti a Monopoli in persona o con i loro lavori tra i luoghi della città. Insieme alla direzione artistica, Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST, e Roberto Lacarbonara, curatore per l’arte contemporanea, hanno sapientemente coinvolto oltre 30 personalità italiane e internazionali protagoniste di ben 32 mostre, da Jan Fabre, presente al PhEST con L’uomo che misura le nuvole, a Phillip Toledano, da Lisa Sorgini, che racconta madri e figli della sua terra, l’Australia, a Elinor Carucci che con Midlife ripercorre, con grande emotività, la vita di una donna. Oltre a Palazzo Palmieri, che si conferma cuore pulsante del Festival anche in questa edizione 2023, tra i luoghi della kermesse spiccano il Castello Carlo V, la Casa Santa e la Chiesa di SS Pietro e Paolo, Palazzo Martinelli, le Stalle di Casa Santa e la Chiesetta di San Giovanni. E ancora Chiese, palazzi e dimore storiche.

Nella foto: Liu Bolin, Piazza della Signoria, Firenze
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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