Ofi Invest AM: Meeting Bce, la data più probabile per il tasso dei tagli rimane giugno

- di: Ombretta Signori, Head of Macroeconomic Research and Strategy di Ofi Invest AM
 
“Come era prevedibile, quello di oggi è stato un meeting transitorio, con la Banca Centrale Europea che ha lasciato invariati i principali tassi d’interesse, confermando ancora una volta la forward guidance e la dipendenza dai dati. In effetti, la decisione più importante presa dall’istituto di Francoforte è quella che è stata comunicata a dicembre, ovvero la fine del Pepp, un evento che non è ancora chiaro come impatterà sulla politica, sebbene è probabile che avremo la risposta che cerchiamo entro la fine della primavera.

Piuttosto è di maggiore interesse quanto è stato detto, durante la conferenza stampa, in merito alle tempistiche dei tagli dei tassi, con la Bce che ha fatto di tutto per dissuadere il mercato che i tagli siano imminenti. Christine Lagarde ha inoltre ribadito che l'intera serie di dati sui salari non sarà disponibile prima della fine di aprile, il che è in linea con i commenti di Davos secondo cui i tassi di interesse potrebbero non scendere fino all'estate. Forse vale la pena sottolineare che non è solo necessario monitorare attentamente i salari, ma anche se gli aumenti salariali vengono assorbiti dai profitti in modo da non creare una seconda ondata di inflazione. Per il momento i dati sono in linea con le ipotesi della Bce di moderazione degli aumenti salariali e di calo dell'unità di profitto.

Nel complesso, ribadiamo la nostra opinione secondo cui non vi è alcuna urgenza economica per un taglio. La data più probabile è giugno e prevediamo che quest’anno l’allentamento monetario nell’area dell’euro sarà di circa 75 punti base.”
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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