Pictet WM - FED: tagli ritardati e in minor numero

- di: Xiao Cui, Senior Economist di Pictet Wealth Management
 
Ci aspettiamo ora un ciclo di allentamento della Fed ritardato e meno incisivo

I recenti sviluppi di un’inflazione elevata, buste paga robuste e un allentamento delle condizioni finanziarie rafforzano l'ipotesi di una politica di mantenimento. Si sta chiudendo la porta a un taglio dei tassi già a giugno, a meno che non si verifichi una brusca inversione di tendenza nei dati sull'inflazione. Ad oggi ci aspettiamo due tagli dei tassi di 25 punti base quest'anno, a luglio e a dicembre. Si tratta di un inizio ritardato e di un percorso di allentamento della Fed meno incisivo rispetto alla nostra precedente previsione di un inizio a giugno e di un allentamento di 125 punti base, ipotesi che avevamo mantenuto durante la volatilità dei mercati negli ultimi sei mesi.

La tempistica del primo taglio dipende in modo determinante dalla traiettoria dell'inflazione e la scelta sembra essere tra luglio e settembre. Il percorso dell'inflazione sarà accidentato, ma ci aspettiamo che l'inflazione core PCE rallenti e che la lettura annualizzata a 6 mesi inizi a migliorare entro la riunione del FOMC di luglio. È probabile che la Fed preferisca apportare modifiche alle politiche in occasione delle riunioni con proiezioni economiche aggiornate (giugno/settembre/dicembre). Tuttavia, va soppesato anche il rischio di ritardare un primo taglio fino a settembre, l'ultima riunione prima delle elezioni presidenziali.

Continuiamo a prevedere un ritmo misurato di riduzioni dei tassi nel 2025 e un tasso finale per questo ciclo di tagli superiore alla stima mediana del tasso neutrale della Fed, pari al 2,6%.

I rischi sono duplici: se l'inflazione si dimostrasse più solida rispetto alle nostre previsioni, il rischio di un numero ancora minore di tagli o di nessun taglio dei tassi quest'anno aumenterebbe in modo sostanziale. Riteniamo, tuttavia, che l'asticella sia estremamente alta per un eventuale futuro rialzo, in quanto occorrerebbe una forte accelerazione dell'inflazione e non semplicemente un'inflazione che si mantiene al di sopra dell'obiettivo, per giustificare un nuovo rialzo.

Ci aspettiamo inoltre che la Fed sia più sensibile alla debolezza del mercato del lavoro che alla sua forza. La recente immigrazione ha contribuito a stimolare l'aumento dei posti di lavoro senza generare pressioni sui salari. Tuttavia, se il mercato del lavoro dovesse mostrare delle crepe visibili, la Fed reagirebbe rapidamente tagliando i tassi più del previsto.

Continuiamo a prevedere che nella riunione del FOMC di maggio verrà annunciato un tapering del QT, ovvero un rallentamento del ritmo di riduzione del bilancio della Fed. Si tratta di un problema tecnico che dovrebbe avere poca influenza sulla politica dei tassi d'interesse della Fed.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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