Presentato il rapporto ASviS, Italia in ritardo sull'Agenda 2030

- di: Barbara Bizzarri
 
Lo scenario  che emerge dal settimo Rapporto annuale presentato dall’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 in programma dal 4 al 20 ottobre al Palazzo delle Esposizioni di Roma con oltre 900 eventi in tutta Italia e online, vede L’Italia in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto con un messaggio inviato all’ASviS e letto in apertura dei lavori, che ha espresso “apprezzamento per i propositi del Festival, diretti a creare una diffusa cultura della sostenibilità, fondamento di un’economia equilibrata e inclusiva a beneficio della collettività”. All’inaugurazione hanno partecipato anche, fra gli altri, il Ministro delle  Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, il Presidente dell'Azienda Speciale Palaexpo Marco Delogu e il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Antonio Parenti. I Presidenti dell’ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini hanno presentato il Rapporto e il Festival. La Direttrice della UN SDG Action Campaign, Marina Ponti ha presentato la campagna #FlipTheScript sull’Agenda 2030.

Il tempo a nostra disposizione sta finendo

Attualmente, la crisi sistemica del modello di sviluppo dominante accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici sta aumentando le disuguaglianze sociali. Dal 2016, Il Rapporto annuale “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” dell’ASviS fa il punto della situazione italiana rispetto all’Agenda 2030 grazie al contributo degli esperti provenienti dagli oltre 300 aderenti all’Alleanza. Tra gli strumenti statistici innovativi che caratterizzano la pubblicazione ci sono le quattro indicazioni della sostenibilità, infografiche sulle quattro dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambientale, economica, istituzionale e sociale. Il Rapporto contiene, inoltre, dieci proposte sugli ambiti prioritari in cui bisogna intervenire, fornendo una visione d’insieme sulla sostenibilità nel nostro Paese, in Europa e nel mondo.

“Nonostante la ripresa registrata nell’ultimo biennio, caratterizzato dalla caduta e dal rimbalzo dell’economia causati dalla pandemia, gli indicatori di sostenibilità dell’Italia, in particolare quelli sociali e ambientali, sono in peggioramento - ha affermato la Presidente dell’ASviS Marcella Mallen – per sottolineare questa situazione di emergenza abbiamo rappresentato i dati del Rapporto usando quattro frecce, relative alle quattro dimensioni della sostenibilità, ambientale, economica, istituzionale e sociale. 
Dal 2019 al 2021 registriamo un aumento delle disuguaglianze di reddito, una crescente difficoltà del sistema sanitario di rispondere alle esigenze dei cittadini, specialmente dei più deboli e un arretramento degli indicatori ambientali, in particolare quelli sul consumo di suolo e sulla gestione delle risorse idriche. L’urgenza  di costruire un modello di sviluppo realmente sostenibile ci impone di dare una svolta radicale al nostro modo di abitare la Terra e ad impegnarci per diffondere un benessere condiviso e durevole, come indicato  dall’Agenda 2030”.

Il Rapporto, grazie ai più recenti dati statistici disponibili, elabora 33 diversi indicatori di sostenibilità permettendo, per la prima volta, di confrontare la situazione dell’Italia e dell’Unione Europea dal 2019 al 2021, gli anni precedente e successivo a quello della prima ondata di pandemia da Covid-19, che ha sconvolto tutti i trend statistici mondiali, e  ribadisce l’allarme per i numerosi ritardi e problemi che l’attuazione dell’Agenda 2030 sta avendo in Italia e nel mondo. Il tempo a disposizione per cambiare passo sta finendo. “Il Rapporto conferma che stiamo superando la soglia tra un periodo storico in cui la crescita di produzioni e consumi, seppur con molte contraddizioni, generava un’analoga diffusione del benessere, dei diritti e della giustizia sociale a un nuovo periodo in cui la generazione della ricchezza economica porta benefici a una fascia di popolazione progressivamente più ristretta - afferma il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini - la  frattura della pandemia, le guerre e gli scenari geopolitici mondiali, insieme al nuovo corso politico che si apre in Italia ci impongono di ripensare e cambiare passo. Per ripartire bisogna prendere con decisione la strada della sostenibilità perseguendo gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Occorre un grande cambiamento, anche culturale, che deve essere innescato dalla politica e dalle istituzioni, realizzando tra l’altro le proposte del decalogo promosso dall’ASviS”, fra cui, in sintesi: assicurare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; disegnare il futuro partendo dal presente; promuovere giustizia, trasparenza e responsabilità; integrare la sostenibilità nel funzionamento del Parlamento; rendere più sostenibili ed equi i territori; impegnarsi per la giusta transizione ecologica; ridurre tutte le disuguaglianze; non lasciare indietro nessuno; tutelare la salute con un approccio integrato;  garantire diritti e pace; rafforzare cooperazione e democrazia.



Nella foto: Marcella Mallen con Pierluigi Stefanini 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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