Ricky Martin travolto dallo scandalo: rischia 50 anni di carcere

- di: Barbara Bizzarri
 
Altro che vida loca: a Ricky Martin la vita piace ai limiti estremi del buonsenso e pure della parentela, a quanto pare. Qualche settimana fa erano trapelate le prime indiscrezioni sui guai legali della star: nonostante le accuse di stalking e violenza domestica a Porto Rico e con un’ordinanza restrittiva sulle tornite spalle, vigeva tuttavia il riserbo più assoluto su chi l’avesse denunciato e perché. Poi qualche notizia ha cominciato a trapelare finché tutta la storia ha rotto gli argini nella sua sconcertante completezza, perché è difficile credere che uno degli uomini più corteggiati del mondo, nonché sposo di lunga data dell’artista siriano-svedese Jwan Yusef e con quattro figli all’attivo, su otto miliardi di persone si sia incapricciato di Dennis Yadiel Sanchez: in pratica suo nipote, figlio della sorellastra Vanessa. Sembra sia stato proprio il ventiduenne a sporgere querela dopo una torrida liason durata sette mesi e conclusa con grande disperazione dello zio che avrebbe cominciato a seguirlo, appostarsi sotto casa e non dargli tregua fino all’intervento delle forze dell’ordine, che lo avrebbero ricondotto a più miti consigli con un ordinamento restrittivo che obbliga il performer a mantenere le distanze.

Il legale del cantante, Marty Singer, si è affrettato a precisare che in realtà il ragazzo soffrirebbe di turbe psichiche e che l’ipotesi di una storia fra i due è “semplicemente disgustosa”. A dargli manforte si è precipitato il fratello della star, Eric, che in una diretta su Facebook ha parlato così del nipote: “La sua famiglia lo ama. Che abbia problemi mentali è un altro discorso, abbiamo combattuto per tutta la vita con questa preoccupazione. Sono stanco di tacere”. Secondo le leggi portoricane, le molestie nei confronti di un familiare costituiscono un'aggravante e in seguito alle accuse Ricky Martin rischia fino a 50 anni di reclusione: l'artista dovrebbe presentarsi davanti al giudice il 21 luglio. È decisamente un brutto periodo per il re del pop latino, ormai più atteso nei tribunali che sul palcoscenico: anche la sua ex manager, Rebecca Drucker, lo ha citato in giudizio per tre milioni di dollari di commissioni non pagate. Drucker ha gettato altre ombre sul passato di Martin, dicendo di averlo rappresentato dal 2014 al 2018 e che dopo una pausa di due anni lui l'ha richiamata in servizio quando “la sua vita personale e professionale era in assoluto tumulto”. Sostiene perfino di averlo protetto nel 2020, quando è stato minacciato con un'accusa non meglio specificata di fine carriera: lei avrebbe reclutato i migliori avvocati per gestire la faccenda, salvandogli quindi lavoro e reputazione.

In attesa dell’imminente incontro con il giudice, Ricky è stato avvistato sul set del film "Mrs. American Pie" a Los Angeles e si è limitato a commentare su Twitter che tutte le accuse contro di lui sono “completamente inventate”. Per ora preferisce nuotare nel denaro, prima che le cause in corso gli decurtino il patrimonio: dopo un periodo di vacche magre, il portoricano ha registrato guadagni per 58 milioni che lo hanno di nuovo eiettato nel firmamento degli artisti più ricchi del mondo, non tanto per la musica quanto per le doti imprenditoriali. Martin infatti possiede diversi ristoranti, come la catena “Le pizze di Papà Ricky” a San Juan, una squadra di calcio nella stessa città, il marchio di vodka Pure Wondermartin, la linea di moda Seduzione by Ricky Martin e ha appena lanciato un nuovo profumo che si chiama, ironia della sorte, “Da Ricky con amore”. 
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