Sanremando: le pagelle di Italia Informa – i look della seconda serata

- di: Barbara Bizzarri
 

Così, è andata anche la seconda serata del festival: ad affiancare Amadeus, la “belva” Francesca Fagnani (più che una belva, un cucciolo) con annesso monologo – ridateci le interviste, basta con questi deliri egotitillanti -, nessuna sorpresa, molto bianco e nero e strass, una Giorgia sorprendentemente sottotono e una scopa, brandita da Morandi, perché “non si sa mai”.  E ora, le pagelle dei look.

AMADEUS: Inizia meno catarifrangente del solito, ampiamente compensato dal ramage dorato sulla giacca indossata più tardi, con un effetto che manco i rovi per Lady Oscar. Un plauso a Gai Mattiolo che lo veste e anche un appello: pantaloni meno stretti sulle gambe per il conduttore, grazie. Voto: 7

GIANNI MORANDI: È lui la vera rivelazione del Festival: sa tenere il palco come quasi nessun altro ed è sempre elegantissimo, ieri in Armani total black. Voto: 9

FRANCESCA FAGNANI: Affronta la scalinata con piglio deciso, una preziosa parure in diamanti della collezione “Giardini segreti” di Pasquale Bruni e scarpe Roger Vivier davvero chic. L’abito di Armani Privé con profonda scollatura, però, non le dona: va meglio con il secondo abito, un completo con pantalone da smoking in velluto nero, top ad incrocio in paillettes nere e una rosa a chiusura. Voto: 6

MASSIMO RANIERI: Giacca metallic da disco anni Settanta con revers catarifrangenti e chioma corvina. Stupefacente. Voto: 7

ALBANO: vestito da Albano, con cappello e sciarpetta d’ordinanza. Una roccia, come dice Amadeus. Voto: 7, per l’unicità

COLAPESCE E DIMARTINO: La versione meno glam di Mahmood e Blanco. Voto: 6

MODA’: Kekko Silvestri in panciotto scuro a rombi di paillettes, camicia alla coreana (nera) e aria dolente e contrita è troppo, nonostante la buona volontà di Emporio Armani. Voto: 5

FRANCESCO ARCA E MARIO DI LEVA: Effetto mini-me, elegantissimi entrambi. Voto: 10, per la tenerezza

PAOLA & CHIARA: Riponevamo grandi speranze nel look del loro ritorno al festival, e si sono presentate avvolte in abiti di paillettes argentate by Dolce & Gabbana e un velo d’argento sul viso. Degna di nota la maxi cintura rigida con effetto liscio a contrasto, stupenda. Voto: 9, perché siamo fieri di essere boomers

ARTICOLO 31: Ah, i bei tempi del tranqui funky, che nostalgia, brutalmente cancellati in dissolvenza dallo stile di ieri sera: Il Padrino in versione total white. Voto: 5

LEVANTE: Griffata, e messa praticamente in mutande da Marco De Vincenzo per Etro, meritava di meglio. Voto: 5

PAGEH E DRUSILLA: La questione dell’Iran è drammatica ed è giusto che se ne parli, ma ci si chiede perché sempre in contesti di spettacolo e spettacolarizzazioni e mai con un serio impegno politico e civile. Non ci si può lavare la coscienza con un monologhetto di due minuti fra una canzone e l’altra, perché la questione è seria e deve essere affrontata in sedi istituzionali. Oppure vogliamo far credere che basti tagliarsi le doppie punte in pubblico per risolvere una situazione estremamente grave? A parte ciò, belli gli abiti e bello il colore. Voto: 10 a entrambe, perché amiamo follemente Drusilla Foer

ROSA CHEMICAL: Tanto rumore per nulla. Scongiurato l’effetto Achille Lauro di ritorno, tutto si risolve in un look all black caratterizzato dalla giacca con tagli tenuti da spille da balia, come l’iconico abito anni Novanta di Gianni Versace. Notevole la manicure, firmata, come tutto il resto, da Jeremy Scott per Moschino. Voto: 6

LAZZA: Praticamente uguale a Mr. Rain, senza coretto di pupi e senza capelli platino. Il suo hair stylist meriterebbe una denuncia per oltraggio allo stile. Voto: 6

GIORGIA: Tubino e stivali un po’ (troppo) Sixties, taglio dell’abito penalizzante, ma soprattutto: perché, perché, perché quegli stivali per una serata di gala, perché? Voto: 4

WILL: Anche questo 23enne che debutta sul palco dell’Ariston sceglie l’effetto total white, stavolta di Emporio Armani. Data l’età e l’esordio, ci saremmo aspettati un guizzo in più. Voto: 6

ANGELO DURO: Si è presentato con la divisa d’ordinanza (e poi se l’è anche tolta). Monologo interessante, saluti finali, intesi come gesti, scontati. Voto: 7

FEDEZ: Ispirazione “Il Corvo” per il vestito e Sinead O’Connor per lo strappamento di foto. Si prende la responsabilità, però, ha detto. Tuttapposto, quindi. Voto: 5

MADAME: Versione Barbarella da festival, simpatica la giacca (il vestito?) con oblò e merletti sulla schiena e stivaloni. Voto: 6

TANANAI: Carina la giacca, soprattutto il fiore, per il resto sembrava si fosse messo le prime cose recuperate dall’armadio. Voto: 6

BLACK EYED PEAS: Si sa, le band soprattutto USA si vestono quasi sempre gym style. Uffa, ridateci Fergie. Voto: 5

SHARI: Animalier. Di sera. Al festival. Pure calze e scarpe in pendant. Pietà. Voto: 3

SETHU: Anche per lui, hair stylist da denuncia: un taglio da frate del Trecento, per fortuna non gli hanno fatto indossare il saio, per quello è bastata Anna Oxa. Giacca con tagli strategici indossata a pelle, già pervenuta, da anni. Rimandato. Voto: 5

LDA: in total china blue by Marsem con cristalli e gioielli customizzati d’ordinanza. Senza infamia e senza lode. Voto: 6, di incoraggiamento

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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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