Top Manager Reputation: i migliori del 2022

- di: Stefano Di Giorgio
 
Nel 2022 cresce la rilevanza mediatica dei top manager. Nel 2022, i media hanno riservato ai top manager italiani un’attenzione senza precedenti: nel corso dell’anno, i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in Rete 252 mila volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152 mila, mentre l’anno precedente – quello caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 – il totale si era fermato a 115 mila. A rilevarlo è Reputation Science, società leader nella gestione della reputazione di aziende, manager e istituzioni, che cura l’osservatorio permanente Top Manager Reputation. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale. Siamo in uno stadio evolutivo della comunicazione, bisogna creare cultura, ma spesso manca un lavoro profondo e strutturato. La comunicazione è un asset vero e proprio, e la reputazione è duale. Vi sono due poli, il brand e il CEO che opera da ambassador. Al giorno d’oggi, la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa.  Molti manager hanno già abbracciato questa prospettiva, altri inseguono.

Messina, Descalzi e Starace guidano la classifica annuale 2022

Carlo Messina (nella foto) ottiene il primo posto della classifica annuale Top Manager Reputation di Reputation Science. L’AD di Intesa Sanpaolo, nel corso dell’anno, è stato protagonista di una performance che non lo ha mai visto scendere sotto la quinta posizione e per otto mesi si è piazzato al vertice della classifica stilata da Reputation Science. Con il punteggio di 79.77 passa quindi dal quarto posto del 2021 al primo posto del 2022: tra gli eventi a maggior impatto reputazionale, la presentazione del nuovo piano, il premio come miglior CEO del settore banche, la laurea honoris causa e le iniziative della banca a sostegno dei propri dipendenti.

Sale al secondo posto Claudio Descalzi di Eni (78.82), protagonista delle relazioni tra il nostro Paese e gli altri stati esportatori di gas: la sua attività è stata centrale per il tema degli approvvigionamenti energetici e lo ha visto impegnato al fianco dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi in diversi tavoli istituzionali sul tema energia. Un’esposizione che, insieme agli impegni sul tema sostenibilità e alle performance fatte registrare da Eni, gli hanno permesso di guadagnare una posizione nella classifica annuale.

Francesco Starace completa il podio con il punteggio di 78.56. L’AD di Enel è uno dei top manager più esposti al tema dell’energia sostenibile e nell’anno ha dimostrato di voler puntare molto su questo argomento. Tra gli eventi più discussi in Rete associati al suo nome, compaiono inoltre notizie sui buoni risultati finanziari raggiunti da Enel nel corso dell’anno. 

Sale di due posizioni il CEO di Poste Italiane Matteo Del Fante (75.94), quarto nella classifica finale del 2022. Si conferma il primo top manager del settore Industria John Elkann (73.65), che, con Stellantis, ha inaugurato la “rivoluzione elettrica dell’auto” e che, nell’ultimo anno, ha seguito da vicino anche le vicende sportive della scuderia Ferrari. Passa dalla 14esima del 2021 alla sesta posizione attuale Stefano Antonio Donnarumma (73.37), impegnato con Terna nel rafforzamento ed efficientamento delle reti italiane. Ha presentato un piano da 130 miliardi di investimenti sulle rinnovabili per rafforzare l'autonomia energetica dell'Italia Renato Mazzoncini di A2A, settimo con 72.90 punti. Seguono due protagonisti del settore Fashion, da anni al vertice della classifica: gli stilisti, simbolo del made in Italy nel mondo, Giorgio Armani (72.80) e Brunello Cucinelli (69.08). Chiude la top10 Urbano Cairo (64.77), primo manager del settore Media&Telco, molto presente sui media anche per via della propria attività come presidente del Torino calcio. Lo seguono Renzo Rosso (62.64) e Luigi Ferraris (62.37). L’AD del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha fatto registrare una buona performance annuale, passando dalla 26esima posizione del gennaio scorso a essere ospite fisso della top10 dei manager con la miglior reputazione online in Italia. Punteggio in crescita anche per Alessandro Benetton (62.03), che, a inizio 2022, ha assunto la carica di Presidente di Edizione e ha raggiunto la 13esima posizione annuale.

Si conferma ai piani alti della classifica generale e del cluster dedicato alla moda Remo Ruffini (61.85), che ha festeggiato buoni risultati finanziari e, in piazza Duomo a Milano, i 70 anni di Moncler. Exploit per Andrea Orcel (60.66): l’AD di UniCredit nel 2022 ha guadagnato oltre 30 posizioni, segno del crescente peso che il top manager ha acquisito nel panorama nazionale e internazionale. Stellantis, azienda leader del settore Industria, compare anche in sedicesima posizione con Carlos Tavares (59.58). Per Generali, compare invece Philippe Donnet (58.82), salito di una posizione rispetto all’anno precedente. La prima donna a comparire in classifica è Cristina Scocchia (58.19), da gennaio AD di Illycaffè e che, nel corso del 2022, si è ritagliata un posto fisso tra i migliori 20 top manager per reputazione online. Subito dietro Miuccia Prada (58.16) e chiude la top20 degli ultimi dodici mesi Pietro Salini di Webuild (57.77).
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