Zangrillate e scienziati pazzi

- di: Barbara Leone
 
Protagonista di romanzi, fumetti e film lo scienziato pazzo è un archétipo nato con la scienza moderna, e quindi vecchio come il cucco. E altro non è se non la caricatura di uno scienziato normale. Che peraltro affonda le sue radici nella realtà. Del resto la storia pullula di luminari senza lumi, che a furia di stare ore ed ore ad osservare particelle di atomi, protoni e neutroni si ritrovano col cervello in pappa. Grandissimo rispetto per loro, per carità. Ma ultimamente, dal basso della nostra ignoranza scientifica, fatichiamo proprio a capirli. E se a loro deflagrano i neuroni, a noi a esplodere, e pure di brutto, sono i nervi. Perché non ne possiamo veramente più. Da due anni suonati è sempre la solita litania: seguiamo la scienza e andrà tutto bene. 

Troppo bene non è andata, anche se noi come soldatini ci siamo fidati e affidati alla scienza e agli scienziati. Hanno dettato loro tutte le regole da seguire, hanno fatto e disfatto e noi da bravi senza quasi proferir parola abbiamo detto signor sì. E lo continuiamo a fare. C’hai la tosse, il mocciolo al naso o il mal di pancia? Tampònati subito. Ma io veramente… Positivo, fila dritto a casa e non uscire fino a quando non te lo dirò io. Ma chi sei Giucas Casella? Taci. Non domandare, non dubitare, non pensare. Solo obbedire. Del resto gli scienziati sono loro, noi al massimo facciamo il vulcano con mentos e coca cola. E se tu scienziato mi dici: i positivi anche asintomatici devono stare in quarantena, io così fo’. Soprattutto perché accendi la tv e… i contagi crescono, gli ospedali soffrono e le mamme invecchiano. E quando invecchiano sono soggetti fragili. Vorrai mica ammazzare tua madre? Ma io veramente… Tampone, dritto a casa, aritampone, ffp2. Ma che è ‘na loggia massonica? Negazionista, no vax, no drags, distanziamoci, affetti stabili, quarta dose, dosiamoci, tamponiamoci, dritto a casa, soggetti fragili, mamma, papà, nonno…

 Boom! Cervello fritto. E no, non è un film dell’orrore con lo scienziato pazzo che fa esperimenti macabri sul tuo povero corpo. E’ la realtà, la nostra realtà che da più di due anni è in mano ad un drappello di scienziati non pazzi che ci fanno impazzire. Perché dicono tutto e il contrario di tutto. L’ultima è una vera e propria Zangrillata. Perchè ci si è messo pure lui a confonderci le idee: il mitico Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione al San Raffaele di Milano nonché doc di fiducia del Cavaliere. Uno che da sempre è stato scettico sulle misure anti covid, a cominciare dall’uso esagerato delle mascherine. E per sdrammatizzare lui che fa? Mica se la prende con chi ha messo le regole! Signor no. Se la prende coi lavoratori lavativi che approfittano del tampone positivo per starsene a casa a grattarsi la testa e mandano il Paese in rovina. Stop. Riportiamo le testuali parole, mai sia qualcuno si dovesse offendere. Ipse dixit, cinguettando su Twitter: “Accade che lavativi seriali, positivi al test Covid–19, non lavorino per settimane, sebbene asintomatici”. Non contento aggiunge: “Così si distrugge il Paese”. Ma davvero fai Zangrì? Vuoi vedere che mo’ a distruggere il Paese sono i lavoratori che seguono le regole imposte dall’alto con la scusa che lo dice la scienza? Lavativi semmai sono quelli che se ne son lavati le mani, usate solo per firmare decreti ad capocchiam perché l’onda sale. Sì, ma quella del terrore. E siccome, detto chiaro chiaro, ora ad esser terrorizzati sono loro perché la gente s’è stufata e non gli dà più tanto retta stanno scapocciando. Che poi vuol dire semplicemente seminare ancora e ancora paura.

Ma a sto giro forse il giochino s’è rotto. E per la cronaca: se un dipendente x o y va a lavorare da positivo se gli va bene rischia una multa fino a mille euro. Se gli dice male pure la galera. E questa legge non l’abbiamo fatta mica noi. Ora è vero che il buon Zangri sin dall’inizio della pandemia ha sempre minimizzato le cose. E quantomeno dimostra una certa coerenza. Ma perché non se la prende coi piani alti che sputano fuoco, o coi giovani di bella Speranza e con tutti i Galli cantanti? Perché qui siamo al delirio: oggi se uno va in giro da positivo è un criminale, domani se resta a casa è un lazzarone scansafatiche. Poi sicuramente ci saranno i soliti furbetti che ne approfitteranno pure. Non lo mettiamo in discussione. Ma non così tanti da stracciarsi le vesti. Infondo ci son pure certi vecchietti che pur di non presentarsi ai processi si fanno venire i peggio malanni, e Zangrillo dovrebbe saperne qualcosa. No. Non credo proprio che i lavoratori siano il problema. Non quello che farà andare a picco il Paese. Tal privilegio è riservato a ben altri lumi, che non solo si sentono divi. Ma anche divinità. “Io sono uno scienziato pazzo: desidero solo il caos e la distruzione”, dice il protagonista di “Steins;Gate”. Speriamo resti solo un film.
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