FOTO (Cropped): Carlo Dani - CC BY-SA 4.0
Fondata nel 1949 per iniziativa di Enrico Mattei, l’Agenzia Giornalistica Italia (AGI) celebra oggi i suoi 75 anni di attività. Nata in un’Italia ancora segnata dalla guerra ma già proiettata verso la ricostruzione e l’industrializzazione, AGI ha saputo trasformarsi da piccola agenzia specializzata in informazione economica a punto di riferimento dell’informazione nazionale e internazionale. Nel corso dei decenni, ha accompagnato tutte le grandi transizioni del Paese: dall’epoca del boom economico ai movimenti del ’68, dalle crisi energetiche degli anni ’70 al terrorismo interno, dalla caduta del Muro di Berlino fino alla rivoluzione digitale del XXI secolo.
AGI compie 75 anni: una storia di notizie, innovazione e giornalismo al servizio del Paese
Per celebrare l’anniversario, AGI ha aperto il proprio archivio storico, offrendo agli utenti del sito una selezione di fotografie, titoli e lanci che hanno segnato la storia del Paese. Dal rapimento di Aldo Moro alla strage di Bologna, dalla nascita dell’euro alla pandemia di Covid-19, i materiali restituiscono uno spaccato fedele e immediato di come l’informazione ha accompagnato gli eventi. “In ogni notizia, c’è il nostro impegno per la verità, la tempestività e il servizio pubblico”, scrive la direttrice Rita Lofano nell’editoriale pubblicato oggi su Agi.it. L’iniziativa ha ricevuto l’apprezzamento di istituzioni, giornalisti e storici, che vedono in AGI un pilastro della memoria collettiva italiana.
L’innovazione come tratto distintivo
Negli ultimi vent’anni, AGI ha puntato con forza sull’innovazione, investendo in tecnologie digitali, intelligenza artificiale e nuove piattaforme di diffusione delle notizie. Già tra le prime agenzie in Italia a sviluppare un portale multilingue, ha consolidato una rete di corrispondenti esteri e integrato linguaggi e formati diversi: testi, foto, video, podcast, dati. Oggi AGI è attiva anche su progetti europei di fact-checking, collabora con università e centri di ricerca e partecipa alla definizione di standard etici per l’uso dell’AI nel giornalismo. La sfida dell’attendibilità resta prioritaria: “La velocità non deve mai prevalere sulla verifica – ha dichiarato Lofano –. Il nostro modello è quello del giornalismo solido, responsabile e senza scorciatoie”.
Il ruolo dell’agenzia nel panorama italiano e internazionale
Con una redazione centrale a Roma e una fitta rete di inviati, AGI è oggi parte del sistema informativo strategico del Paese. Fornisce notizie a giornali, televisioni, istituzioni pubbliche e aziende, contribuendo alla costruzione del dibattito pubblico su scala nazionale. L’appartenenza al gruppo Eni non ne ha compromesso l’autonomia editoriale, rivendicata in ogni occasione con fermezza dalla direzione. “Siamo un’agenzia indipendente, ma non neutra – ha scritto ancora Lofano –: ci schieriamo dalla parte della correttezza, dell’approfondimento, della democrazia dell’informazione”. A livello internazionale, AGI partecipa a network europei e mediterranei, promuovendo il dialogo tra Paesi e culture attraverso un’informazione pluralista e di qualità.
Un ponte tra generazioni di giornalisti
Nel corso dei suoi 75 anni, l’agenzia ha formato e ospitato centinaia di cronisti, molti dei quali sono poi diventati firme prestigiose dell’informazione italiana. Nelle redazioni AGI hanno mosso i primi passi professionisti oggi protagonisti di radio, tv e carta stampata. In occasione dell’anniversario, sono stati raccolti ricordi e testimonianze dei “cronisti di ieri”, in un dialogo ideale con le nuove generazioni. “AGI è stata una scuola, prima ancora che un luogo di lavoro – racconta uno storico inviato –. Qui si imparava il mestiere sotto la guida dei capiservizio, con rigore e passione”. Il futuro si costruisce anche da qui: coltivando memoria, innovazione e spirito critico.