Convegno Nazionale ASI: Pininfarina, Bulgari e Scuro a difesa del settore veicoli storici italiano

- di: Daniele Minuti
 
Si è tenuto a Roma il Convegno dell'Automotoclub storico italiano, sul tema "Fenomeno classiche: i veicoli storici come risorsa per il Sistema Paese": l'evento ha visto una folta partecipazione da parte di membri delle istituzioni oltre a quelli dell'ASI, con gli interventi di Alessandro Morelli (Viceministro Infrastrutture e Mobilità Sostenibili), Palmiero Perconti (consigliere di Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo), l'Onorevole Giovanni Tombolato (Presidente dell'Intergruppo Parlamentare per i Veicoli Storici), il Senatore Ugo Grassi, Enzo Bianco (Presidente del Consiglio Nazionale ANCI), Ivan Drogo Inglese (Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano), Danilo Moriero (Segretario Generale Città dei Motori), Fausto Fedele (Direttore Motorizzazione Centro Italia) Edoardo Magnone (Presidente del Registro Fiat Italiano), oltre a diversi altri parlamentari.

Convegno ASI: Pininfarina, Bulgari e Scuro a difesa del patrimonio dei veicoli storici italiani

Paolo Pininfarina, presidente di Pininfarina e Vicepresidente ASI (nella foto), ha aperto il Convegno dichiarando: "Non è elegante parlare di eleganza, lo so, ma l’Automotoclub storico italiano è il custode proprio di questo concetto che nel nostro settore ha contraddistinto da sempre l’auto italiana. Siamo le vestali del bello e della cultura dell’auto, di un modo di lavorare e di intendere la mobilità che ha fatto del nostro Paese il primo al mondo per lo stile".

Un tema che è stato quello di fondo per l'intero evento, come dimostrato dalle parole di Nicola Bulgari in occasione della consegna del premio "Passione per il motorismo storico", ricevuto per il contributo dato alla tutela dei veicoli storici: "In questa sala è tangibile l’attenzione per la storia, per la passione, per la cultura dell’auto. Quella che spesso manca in questo Paese che ignora i concetti più basilari della storia e dell'economia che sfociano nel sociale: va dato merito all’ASI di lavorare con costanza per diffondere questi valori, oggi sempre più rari".

Altro argomento di discussione riguarda l'ipotesi che circola in Parlamento sull'aumento della pressione fiscale sui veicoli certificati e registrati come "storici" alla motorizzazione (fra 20 e 29 anni), scelta ritenuta irrazionale dall'Automotoclub perché costringerebbe migliaia di possessori di veicoli simili alla rottamazione e quindi alla depauperazione di un patrimonio motoristico per il Paese.

Il presidente Scuro ha commentato: "Parliamoci chiaro la perdita dell’indotto sarebbe decisamente superiore al mancato gettito per lo Stato che è stato calcolato essere ben inferiore ai 10 milioni annui. Oltre a ciò, l’impatto ambientale di un provvedimento del genere è pari a zero. Tra un veicolo vecchio e un veicolo certificato di interesse storico c’è un’enorme differenza (ogni singolo veicolo per diventare di interesse storico e collezionistico viene visionato e certificato). Non è un caso che il 99% dei veicoli ventennali non goda di questa agevolazione. Ritengo che questo provvedimento potrebbe minare il rapporto fiduciario tra Stato e cittadino. Molti appassionati, proprio grazie alla norma andata in vigore nel 2019, hanno deciso di acquistare veicoli di potenziale interesse storico e collezionistico, li hanno restaurati (o li stanno restaurando), certificati e registrati alla motorizzazione con tutte le spese che questo ha comportato. Ecco che di colpo lo Stato cambia idea e decide di ritornare sui suoi passi cancellando quella norma che li aveva portati a prendere quelle decisioni. Tutti i politici che nelle prossime ore si troveranno a votare l’emendamento in questione dovrebbero riflettere su queste tematiche. Per tutelare un settore che è un’eccellenza italiana, e che apre importantissime potenzialità di sviluppo economico e di scenari occupazionali per le giovani generazioni, bisogna fare passi avanti e non passi indietro".
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