Nel giorno dell’incertezza globale Asia riflette il nervosismo dei tech, ma oro e dollaro asiatico sfiorano nuove vette.
Asia: giorno difficile per le Borse, eccezioni cinesi luminose
Il Nikkei 225 chiude a -1,27%, segnale delle pressioni sul comparto tecnologico e delle prese di profitto su alcuni titoli di punta.
In Australia l’S&P/ASX 200 cede -0,51%. La Cina continentale si muove in ordine sparso: Shanghai Composite +0,41%, SZSE Component +0,90%, China A50 -0,31%, mentre il DJ Shanghai avanza di +0,52%.
Hong Kong guida i rialzi con l’Hang Seng a +2,15%. A Taipei il Taiwan Weighted resta quasi piatto a -0,01%. In Corea del Sud il KOSPI scivola a -1,32%. In Indonesia l’IDX Composite chiude a -0,76%.
India in moderata ripresa: il Nifty 50 segna +0,39% e il BSE Sensex +0,42%, segnalando un sentiment costruttivo su alcuni comparti domestici.
Valute, oro e materie prime
- Dollaro in arretramento su un paniere di valute, complice l’attesa per le prossime decisioni della Federal Reserve.
- Euro in lieve rialzo contro biglietto verde, con operatori prudenti in vista dei dati macro dell’area.
- Yuan offshore stabile: la divisa cinese resta sostenuta da attese su misure pro-crescita.
- Oro in ripresa, favorito dalla debolezza del dollaro e dalla ricerca di copertura: i flussi verso l’asset rifugio tornano a intensificarsi.
- Petrolio in leggera flessione: prese di beneficio dopo i rialzi precedenti e focus su domanda globale.
- Gas naturale invariato in area europea, con volumi contenuti e attese sugli stoccaggi.
Futures europei: apertura timida ma positiva
I futures sull’Euro Stoxx 50 avanzano di circa +0,3%, il DAX è visto in lieve progresso nell’ordine di +0,3%, mentre il FTSE resta più cauto intorno a +0,1%. La lettura è di prudenza operativa: operatori in attesa dei dati europei e, soprattutto, del report sul lavoro statunitense atteso in settimana.
Contesto e commenti degli esperti
L’ottimismo su parte dell’azionario cinese rimane legato a attese sull’innovazione e a possibili interventi di supporto alla crescita. In Giappone, invece, pesano le prese di profitto sul comparto high-tech dopo la corsa dei mesi scorsi.
Il dollaro risente anche di tensioni politiche intorno alla banca centrale statunitense e della prospettiva di tagli ai tassi nella prossima riunione. In questo quadro, ha dichiarato Michael Feroli (JPMorgan): “Only a strong surprise” nella pubblicazione dell’occupazione potrebbe cambiare la traiettoria attesa.