Il Giro d’Italia da sempre ci racconta il Belpaese, la storia, le città, i paesaggi di un’Italia che anno dopo anno è cresciuta e, anche grazie prima della radio e poi della tv, ha mostrato i suoi cambiamenti sociali ed economici. Storie di amicizie e rivalità sportive, epiche come quelle di tra Coppi e Bartali, con Fiorenzo Magni a fare da terzo incomodo, Girardengo e Binda, Felice Gimondi e Eddy Merckx senza dimenticare i trionfi del pirata Pantani. Un racconto di sport ma anche dell’Italia che si rialza per arrivare a sedersi sul tavolo degli altri Paesi.
Gli eroi di Aspi in corsa con il Giro: sicurezza da prima linea
Ed è proprio in questo contesto che il Gruppo Autostrade per l’Italia, con i suoi 3000 km, 15 regioni e 60 provincie attraversate, anche quest’anno ha deciso di sostenere la più importante manifestazione ciclistica italiana, nel solco di quella politica di sostegno allo sport e alla promozione del benessere fisico, che in 100 anni ha accompagnato il nostro Paese unendo da Nord a Sud la Penisola e partecipando alla costruzione di quella infrastruttura che è stata anche protagonista di tappe del Giro.
Una collaborazione iniziata 14 anni fa con l’obiettivo non solo di dare sostegno a una delle corse a tappe su strada più importanti d’Europa, ma anche per raccontare storie dei territori e di quegli “eroi” che, spesso, passano inosservati ma che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono alla sicurezza delle persone. Con questo spirito nacque l’idea di dare un riconoscimento non solo agli operatori del Gruppo Aspi, che sulla rete autostradale trascorre la propria giornata lavorativa ma anche a chi vive a stretto contatto con loro, in un lavoro di grande collaborazione: gli uomini della Polizia Stradale.
Persone che, con il loro senso del dovere, hanno trovato il meritato momento di luce prima dell’inizio di alcune tappe, grazie alla consegna di una targa, tanto semplice quanto significativa. Duecentoquarantotto uomini e donne, ognuno con la sua divisa e i suoi colori, quella gialla di Aspi e quella azzurra della Polizia, che dal 2012 a oggi, grazie alla loro esperienza e svolgendo “semplicemente” il loro lavoro, sono riusciti a trasformare un momento difficile in un lieto fine.
“Il Giro d’Italia - racconta Edoardo Della Giovampaola, Responsabile Eventi di Autostrade per l’Italia - è la manifestazione sportiva che più di ogni altra è capace di unire territori e persone, ed è evidente l’analogia con la mission della nostra Azienda che ne è sponsor ormai da 14 anni. È per noi un’occasione di dialogo con i territori attraversati dalla nostra infrastruttura e con i partner che condividono con noi il quotidiano impegno nella gestione in sicurezza della rete, in primo luogo Polizia Stradale. Ecco il perchè del Premio Eroi della Sicurezza che rafforza il legame con l’istituzione e comunica un “gioco di squadra” che ne è elemento essenziale”.
Storie che raccontano anche quanto la preparazione di queste persone nel valutare la gravità della situazione per intervenire senza perdere tempo prezioso, sia fondamentale per chi opera in importanti infrastrutture come un’autostrada.
Difficile sceglierne qualcuna da portare a esempio: interventi per aiutare automobilisti in stato confusionale, situazione critiche in casi di incidenti, come quando Sandro Filippelli, operatore di viabilità a Firenze, nel 2016 riuscì a salvare la vita a un automobilista fermo in un’area di sosta della A11, privo di sensi, rianimato grazie al massaggio cardiaco.
Prontezza di riflessi dimostrata anche da Vincenzo D’Aurora, operatore della Direzione di Tronco di Pescara che nel 2018, sulla A14 tra Pedaso e Pescara Nord riuscì a mettere in salvo una persona, arrampicata sulla scala di manutenzione presente sul viadotto Salinello, con l’intenzione di togliersi la vita.
Ma è anche lo spirito di squadra, in quella collaborazione stretta tra le tute gialle e le divise blu, il protagonista del 2019 quando due agenti della Polizia stradale e il Coordinatore d’Esercizio della Direzione di Tronco di Bologna di allora, riuscirono a soccorrere e mettere in salvo, sul raccordo di Casalecchio, gli automobilisti in coda prima dell’esplosione di un’autocisterna. In pochi istanti e grazie a una perfetta coordinazione, mentre i due agenti facevano muovere i veicoli incolonnati, Alberto Milotich, sbarrava la strada ai mezzi incolonnati impedendo l’avvicinarsi prima dell’esplosione.
Nel 2020, annata particolare per il Giro d’Italia, visto che a causa del Covid si corse nel mese di ottobre, al via dell’ultima tappa Cernusco sul Naviglio-Milano fu Francesco Vona, addetto alla viabilità, ad essere premiato per aver dimostrato il suo coraggio e il suo attaccamento al lavoro per il suo intervento sulla A4 Milano-Brescia, vicino allo svincolo di Sesto San Giovanni, quando riuscì a mettere in sicurezza migliaia di automobilisti prima che una cisterna, che trasportava metano e aveva preso fuoco, esplodesse.
Nel corso del Giro 2022, prima dell’ottava e della nona tappa, il riconoscimento andò a tre addetti alla viabilità per il loro intervento in A16 Napoli-Canosa per soccorrere alcuni utenti, alla guida di mezzi pesanti, rimasti bloccati durante una forte nevicata nei due valichi di Monteforte e Montemiletto, aiutandoli a far ripartire i mezzi.
Fin qui alcune delle storie premiate per interventi sulla rete: ma il lavoro a sostegno dei territori è stato portato avanti non solo all’interno dell’autostrada, ma anche in occasione di piccole e grandi emergenze spesso legate a eventi metereologici che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni. Nel 2017, infatti, vennero premiati gli operai Aspi delle due Direzioni di Bari e Pescara impegnati, in Abruzzo, per liberare le strade provinciali e comunali da cumuli di neve di oltre 2 metri.
Caramanico Terme, Sant’ Eufemia a Maiella, Castiglione Messer Raimondo, Penne, Contarda, Pagliarone e Villa Degna, Comuni già piegati dal terribile terremoto che colpì l’area dell’Aquila nel 2012, rimasero isolati a causa delle forti nevicate e anche grazie al lavoro di una settimana degli uomini e delle donne di Aspi, che si alternarono su più turni, riuscirono a farsi raggiungere dai soccorritori. Sempre la neve fu protagonista. Per questo nell’edizione di quello stesso anno, la centesima del Giro, salirono su due distinti palchi delle tappe consecutive di Molfetta e Pescara due delegazioni di quella squadra per ricevere la targa ricordo del loro momento di “Eroi”.
Sempre nel 2023 a causa di una importante nevicata fu necessario l’intervento dei tecnici di Autostrade per l’Italia, questa volta sul Monte Faito in provincia di Avellino, per ripristinare i collegamenti via radio tanto importanti per la società quando per la Polizia Stradale per assicurare gli interventi sulla A16 Napoli-Canosa e per questo premiati prima del via della sesta tappa della corsa 2023.
Lo scorso anno, infine, si è scelto di premiare, durante la tredicesima tappa con il via a Riccione, non un singolo operatore ma l’intera Direzione di Tronco di Bologna, rappresentata sul palco dal Direttore Stefano Vimercati. Il perché è da ricercarsi nel precedente anno quando l’Emilia-Romagna alla fine di maggio dell’anno precedente venne colpita da giorni di forte maltempo, tanto che, l’esondazione dei fiumi coinvolse un tratto della A14 Bologna-Taranto.
Tre giorni ininterrotti di lavori, oltre 100 uomini e un imponente spiegamento mezzi, 160 in totale, arrivati anche da altre Direzioni, per riuscire a ripristinare la percorribilità del tratto autostradale finito sotto la forza delle acque dei fiumi esondati. Una dimostrazione di unità del Gruppo, che si stretto intorno alle comunità, con la responsabilità di dover dare risultati immediati in una direttrice fondamentale per i mezzi di soccorso che dovevano raggiungere i comuni colpiti e proseguiti nei giorni successivi tra le strade dei comuni colpiti.
13 anni di storie di eroi riconosciute grazie a un evento sportivo, tra i più seguiti dagli italiani, che raccontano l’Italia, le sue tradizioni e le sue persone unite in quella volontà espressa anche dalla Carta costituzionale che ricorda nell’articolo 9 come ognuno di noi ha il dovere di tutelare il paesaggio, il patrimonio storico e artistico della Nazione, l’ambiente, nell’interesse delle future generazioni. Una unione che si ripeterà anche tra pochi giorni, nell’edizione 2025 del Giro continuando a scrivere le pagine di un libro di racconti di esempio di attaccamento al proprio lavoro e senso di responsabilità.