Assofranchising: "Servono interventi urgenti per il settore"

- di: Daniele Minuti
 
La crisi economica causata dall'accumularsi degli effetti dovuti all'aumento dell'inflazione, al rincaro delle bollette e a quello delle materie prime va a colpire anche il franchising, che arrivava da un periodo positivo in cui aveva recuperato il gap accumulato durante il periodo di emergenza sanitaria. L'ultimo grido di allarme arriva da Assofranchising.

Appello di Assofranchising per interventi mirati

Lo storico marchio che rappresenta il franchising del nostro paese e che aderisce a Confcommercio-Imprese per l'Italia, ha infatti denunciato le difficoltà del settore nonostante gli ultimi dati fossero confortanti (un giro di affari complessivo da 28,8 miliardi di euro, per l'1,6% del Prodotto Interno Lordo).
È per questo che si sta lavorando a un pacchetto di interventi che possa sostenere il comparto, oltre che i suoi franchisor.

A commentare la futura proposta è stato il segretario generale di Assofranchising, Alberto Cogliati (nella foto): "Insieme a Confcommercio stiamo parlando dell’inserimento di un tetto agli adeguamenti Istat degli affitti. Il comparto è composto anche da piccoli imprenditori che si trovano di fronte a una sfida senza precedenti. L’Associazione chiede infine di valutare la possibilità di chiusura selettiva anticipata per i negozi presenti nei centri commerciali, in base alle esigenze di ogni singola linea di business e ovviamente in accordo con la proprietà, senza che questo implichi il non adempimento del contratto. Auspichiamo che il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, ma anche la politica, prenda in considerazione questa richiesta per dare respiro alla filiera, che diversamente si vedrà costretta ad applicare prezzi più alti con ulteriore aggravio per i consumatori finali che saranno i primi a farne le spese".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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