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Mercatino di Natale a Magdeburgo, lo psichiatra che ha seminato terrore

- di: Marta Giannoni
 
Mercatino di Natale a Magdeburgo, lo psichiatra che ha seminato terrore
La cittadina di Magdeburgo, nel cuore della Germania dell'Est, è stata scossa da un gesto sconvolgente: Taleb Abdulmohsen, psichiatra cinquantacinquenne, si è lanciato con la sua auto contro la folla che affollava i tradizionali mercatini natalizi, scatenando il panico e lasciando dietro di sé un bilancio di feriti gravi.
Abdulmohsen, che fino a poco prima lavorava come psichiatra in una struttura locale, aveva vissuto una vita apparentemente tranquilla, ma qualcosa è cambiato nelle ultime settimane, dando sfogo a una rabbia insopprimibile. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, il cinquantenne avrebbe agito da solo, senza l’aiuto di complici, con un piano ben preciso: seminare paura e caos in un momento di grande afflusso di persone, proprio durante le festività natalizie.

Un gesto incomprensibile

Dai racconti dei testimoni, emerge il terrore che ha invaso la piazza quando l’auto di Abdulmohsen ha fatto irruzione tra le bancarelle. La folla, inizialmente ignara, ha iniziato a correre e gridare quando si è resa conto che l’auto non stava frenando, ma puntava deliberatamente contro le persone. Molti, spaventati, si sono rifugiati nei negozi e nei vicoli circostanti.
Era un giorno come tanti. All’improvviso, un’auto è comparsa tra le bancarelle. Abbiamo visto il conducente accelerare, schivare le persone e cercare di investire chiunque fosse sulla sua traiettoria”, ha raccontato una donna che era presente al mercatino e che ha preferito restare anonima. “La scena era apocalittica. Ho pensato di non farcela”.
Secondo alcune dichiarazioni di vicini e colleghi di lavoro, Abdulmohsen era un uomo solitario, ma la sua vita professionale non sembrava nascondere segreti particolari. “Era un buon medico, professionale, sempre attento. Non avremmo mai immaginato un gesto del genere”, ha affermato un collega. Tuttavia, è emerso che negli ultimi mesi aveva mostrato segni di crescente disagio, senza che nessuno sospettasse la gravità della sua situazione mentale.

La psicologia di un attentato

I dettagli sulla vita e la carriera del psichiatra potrebbero dare qualche indizio su un possibile motivo dietro l’attacco. Secondo esperti, la professione di Abdulmohsen potrebbe averlo portato a sviluppare un sentimento di isolamento o frustrazione. “Essere psichiatra implica una grande empatia, ma anche un enorme peso emotivo. Talvolta, persone con un passato di stress accumulato possono vivere una sorta di rottura psicologica - ha spiegato il dottor Lukas Schmidt, psicoterapeuta tedesco - Non possiamo escludere che Abdulmohsen abbia percepito una sorta di conflitto interiore che lo abbia spinto a manifestare la sua rabbia in modo violento”.
Il gesto di Abdulmohsen, purtroppo, non è l’unico esempio di atti di follia che scuotono la Germania. Tuttavia, la sua natura apparentemente imprevedibile e la sua professione di psichiatra alimentano ancora di più le domande sul come e perché si possa arrivare a una tragedia simile. 

Un Natale macchiato dalla paura
Mentre la città di Magdeburgo tenta di riprendersi dal trauma, la polizia tedesca ha intensificato la sicurezza nelle aree pubbliche (nella foto). Le autorità hanno confermato che Abdulmohsen è stato arrestato sul posto e che è stato interrogato senza rilasciare dichiarazioni significative. “L’inchiesta è ancora in corso. Al momento non possiamo escludere nessuna pista, ma stiamo lavorando per comprendere le motivazioni dietro il gesto”, ha dichiarato un portavoce della polizia.
Le festività natalizie, che dovevano rappresentare un momento di gioia e di incontro, sono state irrimediabilmente segnate dalla paura. Le vittime dell’attacco sono state trasportate in ospedale, alcune in condizioni gravi, ma le autorità hanno rassicurato che le indagini sono al momento al centro delle priorità, mentre la cittadinanza si prepara a fare i conti con l'incubo di una città che non potrà dimenticare facilmente quanto accaduto.
Un gesto che lascia domande senza risposta e una comunità in stato di shock. Cosa spinge una persona, apparentemente normale, a compiere un atto di violenza così devastante? E cosa ci dice questo episodio sulle sfide psicologiche che molte persone affrontano oggi, anche tra coloro che sono impegnati a prendersi cura della salute mentale degli altri?

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