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Australia: il paese è in recessione per la prima volta in 29 anni

 
Australia: il paese è in recessione per la prima volta in 29 anni
Questo 2020 è un anno particolarmente difficile per l'Australia, che non ha solamente dovuto affrontare l'emergenza sanitaria legata alla pandemia da Coronavirus come tutte le altre nazioni del mondo ma ha dovuto farlo dopo la catastrofica situazione legata agli incendi boschivi che a gennaio e febbraio hanno falcidiato flora e fauna del paese oceanico.

Era inevitabile aspettarsi conseguenze economiche particolarmente pesanti e oggi è arrivata la conferma che l'Australia si trova in recessione tecnica per la prima volta dopo quasi trent'anni, con l'ultimo dato simile registrabile solo nel 1991.

Il Prodotto Interno Lordo è infatti sceso del 7% nel secondo trimestre del 2020 rispetto ai primi tre mesi dell'anno: si tratta quindi del secondo trimestre di fila in cui i dati evidenziano una decrescita. Va specificato che da gennaio a marzo il PIL era diminuito "solamente" dello 0,3% soprattutto per via dell'emergenza incendi e dalle prime ripercussioni dello shock economico-sanitario dovuto al Covid-19.

Il rallentamento dell'economia Australiana rappresenta uno stop a una crescita che durava da quasi trent'anni (un record per le nazioni che aderiscono all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), con il paese che non ebbe un calo simile nemmeno durante la crisi mondiale dei 12 anni fa e arrivava da un aumento del PIL consecutivo in media del 3,2% ogni anno.

Naturalmente l'Australia è solo l'ultimo dei paesi che ha sofferto in questo 2020 difficile per l'intero pianeta e come tutte le grandi economie del mondo, un dato negativo in termini di Prodotto Interno Lordo era ampiamente pronosticabile. La speranza ora è che, dopo un picco di contagi registrato all'inizio di agosto, il paese possa tornare a tenere sotto controllo la pandemia da Coronavirus anche grazie all'arrivo della primavera e dell'estate. Anche se a essere decisiva sarà la situazione mondiale per una possibile riapertura delle frontiere, dato il peso che il settore del turismo ha sul PIL australiano.
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