Papa Francesco ha trascorso una notte tranquilla al Policlinico Gemelli di Roma, dove è ricoverato dal 14 febbraio a causa di una polmonite bilaterale. La Sala Stampa Vaticana ha comunicato che il Pontefice "ha riposato bene tutta la notte", evidenziando un lieve miglioramento delle sue condizioni cliniche. Nonostante ciò, la situazione rimane critica e la prognosi è riservata.
Bagnasco esclude l’ipotesi di dimissioni del Papa
In risposta alle speculazioni su una possibile rinuncia al pontificato, il cardinale Angelo Bagnasco ha escluso categoricamente tale ipotesi. "Mi pare che non ci sia alcun motivo per parlare di dimissioni o per ipotizzarle", ha dichiarato ai microfoni di RTL 102.5.
Nel frattempo, una catena di preghiera si è estesa a livello globale per sostenere la salute di Papa Francesco. In Argentina, sua terra natale, l'arcivescovo di Buenos Aires, mons. Jorge Ignacio García Cuerva, ha indetto una messa all'aperto in Plaza de la Constitución, esortando i fedeli a unirsi in preghiera per il Pontefice.
In Italia, numerose diocesi hanno organizzato momenti di raccoglimento spirituale. A Bologna, il cardinale Matteo Zuppi ha guidato la recita del Santo Rosario nella chiesa di San Domenico, invitando la comunità a pregare per la pronta guarigione del Santo Padre.
A Roma, presso il Policlinico Gemelli, sono stati organizzati momenti di preghiera per il Papa. Nella cappella dell'ospedale, monsignor Claudio Giuliodori ha celebrato una messa speciale, sottolineando l'importanza della fede nell'affrontare le sfide della salute. "La fede ci aiuta sempre a declinare la sapienza della scienza, così si realizza l'opera di Dio", ha affermato durante l'omelia.
Anche al di fuori del mondo cattolico, sono giunti messaggi di sostegno. Il Muftì di Tripoli, sheik Mohammad Imam, ha espresso vicinanza, affermando: "Chiediamo a Dio di guarirlo completamente e che gli permetta di tornare alla guida di questo nobile papato".
Le condizioni di Papa Francesco continuano a essere monitorate con attenzione. Nonostante il lieve miglioramento, i medici sottolineano la necessità di un periodo di recupero prolungato per superare l'infezione polimicrobica che lo ha colpito. Il Pontefice ha ripreso parzialmente le sue attività quotidiane, inclusa una telefonata alla parrocchia cattolica di Gaza per manifestare il suo sostegno.
La comunità internazionale continua a seguire con apprensione e speranza l'evolversi della situazione, unendosi in preghiera per la completa guarigione di Papa Francesco.
In questo contesto, la Chiesa moderna ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, utilizzando i social media e le tecnologie digitali per raccogliere i fedeli in preghiera e diffondere messaggi di speranza. Piattaforme come "Click To Pray" permettono ai fedeli di unirsi alle intenzioni di preghiera del Papa, creando una comunità globale interconnessa. Questa iniziativa, lanciata nel 2016, è diventata una delle app religiose più scaricate al mondo, evidenziando come la Chiesa stia abbracciando le nuove tecnologie per raggiungere e coinvolgere i fedeli in ogni angolo del pianeta.
Inoltre, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa ha sviluppato "Il Video del Papa", una serie di video mensili in cui Papa Francesco condivide le sue intenzioni di preghiera, affrontando le sfide dell'umanità e della missione della Chiesa. Questi video, tradotti in 21 lingue, sono diffusi attraverso vari canali social, ampliando la portata del messaggio papale e coinvolgendo un pubblico sempre più vasto.
Questi strumenti digitali non solo facilitano la diffusione delle intenzioni di preghiera, ma promuovono anche un senso di comunità e solidarietà tra i fedeli, dimostrando come la Chiesa sappia integrare tradizione e innovazione per rispondere alle esigenze spirituali del mondo contemporaneo.
Per chi desidera unirsi spiritualmente, è disponibile una preghiera per la guarigione del Santo Padre.