Raffica africana in arrivo, temperature fino a 37 °C (e oltre), allerta salubre e divieto di distrazioni in spiaggia.
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Una bolla di calore in arrivo
Secondo il bollettino di l’Italia sarà investita dalla prima vera ondata di caldo africano della stagione a partire dalla prossima settimana. “La colonnina si attesterà sui 37 °C e oltre dal Nord al Sud”, spiega Manuela Correra. I meteorologi prevedono che il picco durerà almeno fino a metà mese, grazie ad un solido anticiclone subtropicale africano in assetto di “blocco atmosferico”.
Come si forma il blocco africano
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo, chiarisce che il fenomeno è causato dalla risalita di una massa d’aria calda sahariana verso il Mediterraneo, con pressione stabile su trepidante scala europea: “Il nostro Paese si troverà nel cuore di questa sorta di bolla alto pressoria”.
Il blocco impedirà l’ingresso di perturbazioni e manterrà le condizioni di totale stabilità e sole, con piogge praticamente assenti.
Dove e quando farà più caldo
Le temperature massime sfioreranno i 37 °C martedì 10 giugno in Toscana, Lazio, Molise, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria, con punte locali fino a 40 °C nelle zone interne insulari. Anche città come Milano, Bologna e Roma toccheranno i 33–34 °C.
Secondo TempoItalia, l’apice della calura dovrebbe verificarsi tra venerdì 13 e lunedì 16 giugno, con picchi tra 36° e 37° in tutto il Paese e afa intensa soprattutto in Pianura Padana e coste urbane.
Allerta salubre: anziani, bambini, spiagge
Il Ministero della Salute ha già attivato il monitoraggio: per la giornata del 8 giugno era previsto un “bollino arancione” ad Ancona e 7 bollini gialli in città come Bari, Bologna, Perugia, Campobasso, Palermo, Pescara e Roma. Gli esperti insistono sul rischio salute per le categorie più fragili: anziani e bambini sono i più vulnerabili.
In spiaggia, il caldo intenso rappresenta un terreno fertile per infezioni cutanee: tra micosi, dermatiti e rischi da massaggi improvvisati, è necessario prestare attenzione. La dermatologa Laura Colonna, responsabile del Centro di Dermatologia Rigenerativa e Immunologica dell’IDI di Roma, mette in guardia: “Massaggi effettuati da personale non qualificato […] possono causare infiammazioni importanti”.
Camminare scalzi su sabbia o scogli è un’abitudine potenzialmente pericolosa: “microtraumi e tagli possono diventare porte d’ingresso per Staphylococcus aureus, con infezioni anche gravi”. Se compaiono prurito, arrossamenti, bruciore o lesioni persistenti è fondamentale rivolgersi a uno specialista.
Durata e futuro evolutivo
L’anticiclone africano resterà saldo almeno fino ai giorni centrali di giugno. Le previsioni più ottimistiche ipotizzano un cambiamento meteo nella seconda metà del mese, con l’arrivo di una possibile “goccia fredda” in quota che potrebbe rompere il blocco caldo.
Contesto storico e climatico
Se da un lato la formazione di un’ondata africana è fenomeno climatologico noto, i dati indicano un aumento di frequenza ed intensità legati al cambiamento climatico. Un report del Royal Netherlands Meteorological Institute definisce ondata di caldo un periodo di almeno cinque giorni con temperature sopra i 30 °C.
L’Italia ha già sperimentato ondate intense nel 2003, nel 2012 e nel 2023, con effetti sanitari e mortali significativi, in particolare tra gli over 65.
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Un’estate che s’annuncia “africana”
Questa prima fiammata africana del 2025 non è un semplice fenomeno stagionale: si inserisce nel contesto di un’estate che, sempre più prima, si annuncia “africana”. In una stagione segnata da caldo intenso, l’attenzione alla salute pubblica diventa cruciale: prevenire colpi di calore in spiaggia, tutelare le fasce vulnerabili e monitorare i segnali cutanei.
Lo scenario climatico lega il meteo alle crisi ambientali e sociali: ondate di calore sempre più precoci e intense costringono anche i sistemi di allerta a evolvere, per proteggere l’Italia dal caldo che brucia, soffoca e avverte: la stagione rovente è ufficialmente iniziata.