Banca Ifis, redditività in crescita: utile netto del primo trimestre a 45,9 milioni (+31,4%)

- di: Daniele Minuti
 
I numeri del primo trimestre 2023 confermano l'accelerazione a livello di redditività per Banca Ifis, a dimostrazione della solidità del modello di business attuato, anche in un contesto macroeconomico caratterizzato dall'incertezza: i risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto, mostrano infatti una crescita dell'utile netto di pertinenza fino a 45,9 milioni di euro (aumento di 31,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Banca Ifis: utile netto del primo trimestre a 45,9 milioni (+31,4%)

Sale del 7,7% il margine di intermediazione, fino a 175,8 milioni di euro, grazie all'impatto positivo che il rialzo dei tassi di interesse ha avuto sul Settore Commercial & Corporate Banking (ricavi in salita del 19%). A questo dato contribuiscono la crescita dell'Area Factoring (42,8 milioni, +7,3% su base annua), quella dell'Area Corporate Banking & Landing (29,8 milioni di euro, +58,7%) e la tenuta dell'Area Leasing (15,3 milioni di euro).

Favorevole l'andamento dei ricavi, in crescita dell'8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie anche alla positiva correlazione dei crediti commerciali all'aumento dei tassi di interesse, ai recuperi del settore NPL e alla crescita del business dovuta al processo di digitalizzazione dell'Istituto.
I ricavi del Settore NPL restano sostanzialmente stabili rispetto ai primi tre mesi del 2022, valore che evidenzia la solidità della raccolta stragiudiziale nonostante il rialzo dell’inflazione.

Salgono del 3,7% i costi operativi, fino a 91,1 milioni di euro, per via delle maggiori spese legate al personale (39,7 milioni di euro) e quelle amministrative (53,8 milioni di euro). Una salita che è legata alla compensazione dell'inflazione con un attento controllo dei costi e un'efficienza sempre maggiore.

Il costo del credito è ai minimi storici, a 10 milioni di euro: di questi, 5 milioni di euro riguardano accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte di potenziali rischi legati al contesto macroeconomico. La posizione di liquidità è pari a oltre 1,4 miliardi di euro di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (con LCR superiore a 800%).

Sale dal 15,01 di fine 2022 a 15,21% il CET1 Ratio, escludendo l'utile del primo trimestre di quest'anno, valore che supera i requisiti patrimoniali richiesti (8,65%), con  TCR pari a 18,45% (18,82% al 31 dicembre 2022).
Il comunicato aggiunge inoltre che l’Assemblea degli Azionisti ha approvato il saldo del dividendo per l’esercizio 2022, pari a 0,40 euro (al lordo delle ritenute di legge) per ciascuna delle azioni dell'Istituto emesse e in circolazione (e quindi escludendo le azioni proprie detenute dalla Banca). Il totale dei dividendi (a titolo di acconto e saldo) per l’esercizio ammonta dunque a 1,40 euro per azione. Data stacco cedola fissata per il 22 maggio 2023, record date il 23 maggio 2023 e data di pagamento il 24 maggio 2023.

Frederik Geertman
, Amministratore Delegato di Banca Ifis (nella foto con Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis), ha dichiarato: "Il primo trimestre 2023 ha confermato l’ulteriore accelerazione della redditività di Banca Ifis, guidata dall’andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito. La strategia individuata nel Piano Industriale 2022-2024 e focalizzata sulla valorizzazione del nostro modello di business ci ha portato a rafforzare ulteriormente il rapporto tra rischio e rendimento anche in relazione all’attuale fase di incertezza del contesto macroeconomico globale. Il nostro portafoglio è prevalentemente composto da attivi a breve scadenza, crediti di qualità, in larga misura garantiti, e depositi diversificati sia per scadenza che per canale di raccolta: per questi motivi guardiamo con positività al prosieguo dell’anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili, già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati nel Piano Industriale. Vogliamo posizionarci sempre più come il punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane, accompagnandole nelle sfide che il mercato pone loro davanti. Il tutto rafforzando ulteriormente la nostra già elevata capacità di remunerare gli azionisti che già nel 2022 ci ha portato ad essere la prima Banca in Italia per dividend-yield".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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