Via libera all’Ops da 13,3 miliardi: nasce il terzo polo bancario italiano.
(Foto: Ad di Banca Mobtepaschi, Luigi Lovaglio).
Oggi, 17 aprile 2025, l’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha approvato l’aumento di capitale necessario per finanziare l’offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca. Con un’affluenza stimata tra il 70% e il 75% del capitale, l’approvazione ha superato la soglia dei due terzi richiesta, grazie al sostegno di azionisti chiave come il Ministero dell’Economia e delle Finanze (11,7%), Delfin (9,8%), Caltagirone (9,8%), Banco Bpm (5%) e Anima (4%).
L’operazione, del valore di 13,3 miliardi di euro, mira a creare un nuovo colosso bancario italiano, combinando la rete commerciale di Mps con le competenze di Mediobanca nell’investment banking e nel wealth management. Il rapporto di scambio previsto è di 2,3 azioni Mps per ogni azione Mediobanca.
Il governo italiano ha espresso il suo pieno sostegno all’operazione, decidendo di non esercitare il “golden power” sull’Ops . Anche la Banca Centrale Europea ha dato il via libera, autorizzando la computabilità delle nuove azioni emesse come capitale primario di classe 1 (CET1).
Tra i proxy advisor, Glass Lewis ha raccomandato il voto favorevole, sottolineando la leadership dell’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, e i benefici strategici dell’operazione. Al contrario, Institutional Shareholder Services (ISS) ha espresso preoccupazioni riguardo ai rischi e alla logica industriale della fusione.
Con l’approvazione dell’aumento di capitale, Mps si prepara a lanciare l’Ops su Mediobanca, con l’obiettivo di acquisire almeno il 66,7% del capitale. Se l’operazione avrà successo, potrebbe portare alla creazione del terzo polo bancario italiano, con una presenza significativa anche nel settore assicurativo, considerando la partecipazione di Mediobanca in Generali.
Il prossimo passo sarà la presentazione del prospetto dell’Ops e l’avvio dell’offerta, previsto per l’inizio dell’estate. Gli occhi sono ora puntati sulla reazione degli azionisti di Mediobanca e sull’eventuale rilancio dell’offerta da parte di Mps.