Mediobanca, lo slittamento su Banca Generali dà slancio all’Ops di Mps

- di: Matteo Borrelli

17/06/2025

Mediobanca, lo slittamento su Banca Generali dà slancio all’Ops di Mps

Focus all’Ops di Monte dei Paschi che punta a partire in estate.
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Come noto, l’assemblea straordinaria di Mediobanca, originariamente prevista per il 16 giugno, è stata rinviata al 25 settembre, spiazzando il mercato e spostando i riflettori dall’offerta su Banca Generali a quella ostile di Monte dei Paschi di Siena (Mps) su Piazzetta Cuccia.
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La lettera di Nagel rassicura i dipendenti
Il Ceo Alberto Nagel, in una missiva interna, ha ribadito la volontà di “continuare a lavorare per questo importante progetto” e di voler lanciare l’offerta su Banca Generali “entro ottobre”. Nel frattempo, Mediobanca ha comprato 432.000 azioni proprie al prezzo medio di 19,45 €, pari allo 0,05% del capitale, gesto interpretato come rafforzativo del sostegno all’operazione.
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Il mercato reagisce
Il titolo Mediobanca ha chiuso in rialzo dell’1,2% (a 19,41 €), grazie anche al buy back. In contrasto, Banca Generali ha perso il 2,3% a 48,8 € e il Leone di Trieste lo 0,55%, mentre Monte dei Paschi ha guadagnato l’1,33%, attestandosi a 7,10 € .
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Mps accelera su Mediobanca
L’offerta pubblica di scambio di Mps, annunciata il 24 gennaio 2025, attribuisce a Mediobanca un valore di circa 13,3 miliardi €, offrendo un premio medio sul prezzo di mercato del 5% (~23 azioni Mps ogni 10 Mediobanca). Luigi Lovaglio (ad di Mps) ha dichiarato che l’Ops potrebbe partire in luglio, dopo i via libera dalla Bce, Consob e Antitrust (attesi entro fine giugno).
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Leve regolatorie e condizioni
• La Bce sta valutando la compatibilità sistemica e potrebbe richiedere approfondimenti e fissare una soglia minima del 51% di adesioni, sebbene Mps punti a un 66,67%.
• La Procura di Milano ha aperto un’indagine su acquisti incrociati del 15% di Mps, realizzati da Delfin, Caltagirone, Banco Bpm e Anima nel novembre 2024, per evasione, concertazione e trasparenza.
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Alleanze e reazioni politiche
• Si segnala il sostegno incrociato del gruppo Caltagirone e di Delfin (famiglia Del Vecchio), che possiedono quote in entrambe le banche e potrebbero aderire all’Ops su Mediobanca, pur critici sull’offerta su Generali.
• Anche Unicredit si sarebbe posizionata, indirettamente, in Mediobanca (1,9% per clienti) e in Generali (2%) .
• Dal fronte politico, l’opposizione (M5s, Pd) solleva dubbi sull’ingresso delle casse previdenziali (fino al 5,5%) nel capitale di Mediobanca; mentre la Lega, con Salvini e Giorgetti, plaude all’operazione come “miracolo” per Siena e baluardo di sovranità economica.
“È come se qualcuno, sotto 2 a 0 al novantesimo, fosse scappato con il pallone” – commentano i soci critici su Delfin e Caltagirone, riferendosi al rinvio dell’assemblea.
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Scenari e tempistiche
• Se l’Ops di Mps decolla in luglio, potrebbe chiudersi entro 40 giorni (fine agosto) o comunque prima del 25 settembre, rendendo inutile l’assemblea su Generali.
• In caso di fallimento, Mediobanca potrebbe uscire dall’obbligo della passivity rule e rilanciare o ritirare l’offerta su Banca Generali, senza passare dall’assemblea.
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Un rinvio che dà slancio all’Ops di Mps
Il rinvio dell’assemblea Mediobanca è un catalizzatore che dà slancio all’Ops di Mps. L’estate finanziaria in Italia vedrà contrapposti due giganti bancari, con un ruolo decisivo della Bce, della Consob, della Procura e delle alleanze tra grandi investitori. In palio c’è non solo il controllo di Piazzetta Cuccia ma la leadership del sistema bancario italiano, con ricadute su posti di lavoro, governance e futuro strategico.

Tags: banche, risiko bancario, mediobanca, focus su ops di mps, montepaschi,

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