• Banner 850 1 Genertel 2025
  • EDISON25 850 1
  • Fineco Change is Good
  • Banca IFIS maggio25 850 1
  • 8501 intesa GREEN 25
  • SIMEST25 850 1

Berlusconi: il futuro di Forza Italia un problema per Giorgia Meloni e i suoi progetti

- di: Redazione
 
Berlusconi: il futuro di Forza Italia un problema per Giorgia Meloni e i suoi progetti
La fine terrena di Berlusconi sta scuotendo la politica del Paese, non solo per il fatto che lui ne è stato un protagonista (nel bene, ma anche nel male, come i servizi televisivi delle reti nazionali, pubbliche e private, sembrano avere dimenticato) , quanto perché si va confermando come un problema per la maggioranza che esprime il governo di Giorgia Meloni.
Forza Italia - partito di plastica, partito personale, partito a trazione familiare, come è stato chiamato in queste ore - sembra destinato ad implodere perché, con la fine del suo leader, all'interno mancano figure dalla personalità tale da subentrargli godendo della stima e del rispetto degli altri.

Berlusconi: il futuro di Forza Italia un problema per Giorgia Meloni e i suoi progetti

Così non è, e non lo diciamo per disistima sui singoli, ma per il semplice motivo che Silvio Berlusconi e il suo ego smisurato non hanno mai nemmeno contemplato l'ipotesi di un successore o di un ''delfino'' da fare crescere, ritenendosi uno, solo e insostituibile. Un ragionamento che, se l'avesse fatto pure il Padreterno, non avrebbe consentito la scesa in terra del Figlio.
L'elenco dei candidati a succedergli sebbene non lunghissima è significativa del disegno generale di controllo totale del partito che, avendo in lui e nella sua famiglia i finanziatori, non poteva che adeguarsi.
Ma comportarsi come Crono, che uccideva i figli per garantirsi la continuità del potere, alla fine si è ritorno contro Berlusconi che se n'è andato forse ancora convinto della sua immortalità politica, dovendo fare i conti però con la tangibilità del corpo. Oggi, quindi, Forza Italia è un partito acefalo, che deve ancora capire se la sua fine sarà decretata da movimenti interni o da seduzioni esterne.

Ma tutto lascia pensare che, pur se dovesse accettare l'invito a impegnarsi in prima persona, Marina Berlusconi non potrà mai avere la vocazione al comando che, se sa esercitare e gestire benissimo nelle sue aziende, in politica la costringerebbe a compromessi che potrebbe, caratterialmente e per la sua formazione manageriale, anche non sapere affrontare.
Poi bisognerà capire cosa mai Berlusconi abbia scritto nel suo testamento che, oltre alla parte meramente legata a Fininvest o come si chiamino le società che a lui facevano capo, avrà pure affrontato lo scabroso capitolo di Forza Italia che, se è un partito, ha anche degli aspetti civilistici ne he possono condizionare l'esistenza futura, semmai dovesse restare autonoma.
Lo diciamo perché, da mesi, con l'aggravarsi delle condizioni di salute di Berlusconi, si sono moltiplicati i segnali di una progressiva intrusione della sua compagna, Marta Fascina, nella vita, ma soprattutto nelle decisioni di Forza Italia. Come confermato da quanto accaduto appena poche ore dopo la morte del ''capo'', con la nomina in posti di responsabilità di alcuni fedelissimi della sua ''non moglie'', confermando l'esistenza di una corrente che non è nata certo per avere un ruolo marginale.

Il futuro di Forza Italia sarà però un piccolo problema per Giorgia Meloni che, all'improvviso, rispetto ad una tabella di marcia che probabilmente aveva in mente, si ritrova con una delle tre gambe della maggioranza non in grado di garantire la continuità del governo, almeno per come lei l'aveva pensata.
Forza Italia, al presidente del consiglio, garantiva quella sponda di centro necessaria in Italia, ma vitale per rapportarsi con l'Europa. Senza Forza Italia, al governo e a Giorgia Meloni manca quella sponda con una fetta dell'elettorato che, sentendosi convintamente liberale, ha comunque accettato di votare per la maggioranza nella speranza che Berlusconi facesse da equilibratore rispetto alle spinte verso una destra tradizionale. Ora il panorama è cambiato, mettendo Giorgia Meloni davanti ad un dilemma non da poco: proseguire nella sua politica di destra-destra o cominciare, con lievissime quasi impercettibili mutazioni di rotta, a staccarsi dall'ala estrema della coalizione, accettando di moderarne le pulsioni, che animano Fratelli d'Italia soprattutto in coloro che hanno visto la vittoria alle elezioni come la possibilità di una rivalsa.

Non è un quesito di poco conto, se si guarda soprattutto alla prossima scadenza elettorale, che nel 2024 vedrà gli europei andare alle urne e con Meloni che coltiva l'ambizione di diventare l'azionista di riferimento di una maggioranza, che però non potrà essere, come in Italia, a trazione di destra, ma conservatrice, che è sostanzialmente cosa diversa. Una operazione che le potrà riuscire solo se terrà ben saldo il legame con Forza Italia, di cui oggi, in ottica soprattutto europea, non può fare a meno, mentre in Italia si può permettere di fagocitarla, con i tempi lenti della politica. Anche perché sull'osso forzista sono in molti a volersi gettare, a cominciare da Matteo Salvini (che forse si sente d'avere in mano la golden share su Forza Italia almeno in Lombardia, regione cruciale per lui), ma non dimenticando quei paladini del centro che, Matteo Renzi in testa, si tirano fuori, ma affilano le armi.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 19 record
Pagina
1
30/05/2025
Premierato e separazione delle carriere, la maggioranza accelera: tensione in Parlamento
La maggioranza di governo ha richiesto ufficialmente l’inserimento nel calendario dei lavo...
30/05/2025
Animali: approvato il ddl Brambilla, carcere e multe per chi li maltratta o abbandona
Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge a firma Michela Vittoria Bram...
30/05/2025
DL Sicurezza, via libera alla Camera tra scontro politico e accuse di “sfregio giuridico”
La Camera dei Deputati ha approvato il nuovo decreto sicurezza proposto dal governo Meloni...
30/05/2025
Corea del Nord: il piano folle per attaccare il Giappone
Kim punta la marina nucleare contro Tokyo. Missili, minacce e paranoie: perché l’Asia è un...
29/05/2025
Meloni in Uzbekistan, strategia centroasiatica: accordi per 3 miliardi e diplomazia dell’energia
La premier Giorgia Meloni prosegue il suo viaggio diplomatico nei Paesi dell’Asia centrale...
29/05/2025
Macron da Meloni il 3 giugno: prove di disgelo tra Italia e Francia dopo le tensioni sull’Ucraina
Martedì 3 giugno, a Roma, la premier Giorgia Meloni riceverà il presidente francese Emmanu...
Trovati 19 record
Pagina
1
  • Banner 720 Genertel 2025
  • Banca IFIS maggio25 720
  • 720 intesa GREEN 25
  • Fineco Change is good
  • EDISON25 720