Borse: il segno 'meno' prevale sui mercati asiatici

- di: Redazione
 
Mercati asiatici all'insegna dell'incertezza, anche per la mancanza di segnali positivi dopo l'incontro tra il leader cinese Xi Jinping e il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken. Il benchmark giapponese Nikkei 225 è sceso di meno dello 0,1% nelle negoziazioni pomeridiane a 33.388,91. Lo S &P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,9% a 7.357,80. Il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,2% a 2.603,27. L'Hang Seng di Hong Kong è calato dell'1,8% a 19.550,76, mentre lo Shanghai Composite è sceso dello 0,5% a 3.240,87.

Borse: il segno 'meno' prevale sui mercati asiatici

Il governo cinese ha comunque affermato che l'incontro tra Xi e il capo della diplomazia americana ha prodotto colloqui "franchi e approfonditi". Le relazioni bilaterali sono al punto più basso degli ultimi decenni, ma le parti hanno espresso la volontà di cooperare.

L'economia cinese peraltro si sta riprendendo a un ritmo più lento del previsto dalle interruzioni causate dagli sforzi per sconfiggere il COVID-19. E' notizia di oggi che la banca centrale cinese ha deciso di tagliare il suo tasso di riferimento sui prestiti a un anno di un decimo di punto percentuale al 3,55%.

Il tasso a 5 anni è stato abbassato al 4,2% in una mossa per facilitare il credito e incoraggiare la spesa e gli investimenti per rilanciare l'attività economica.
Ieri i mercati statunitensi sono stati chiusi per una festa nazionale.
Nei mercati dell'energia, il greggio USA di riferimento ha perso 1,02 dollari, a 70,76 dollari al barile nel trading elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è sceso di 26 centesimi a 75,83 dollari al barile.
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