Un’onda di tariffe usa‑ue scuote i mercati: Asia in rosso, euro debole, petrolio e oro sotto i riflettori.
Mercati asiatici in frenata
Alle ore 7:15 italiane la seduta asiatica mostrava segnali di debolezza:
Nikkei 225 −0,96%
S&P/ASX 200 −0,03%
Shanghai −0,08%, SZSE Component −0,04%, China A50 −0,21%, DJ Shanghai −0,01%
Hang Seng −1,05%
Taiwan Weighted +0,21%
KOSPI +0,42%
IDX Composite +0,19%
Nifty 50 −0,16%, BSE Sensex −0,17%
VN 30 −1,76%
L’MSCI Asia‑Pacific ex‑Japan ha perso circa lo 0,7% nella sessione di ieri, e il Nikkei ha ceduto lo 0,8%: un chiaro segnale di nervosismo continentale.
Il driver trasversale: tasse 15% e tensioni geopolitiche
L’intesa tra Stati Uniti e Unione Europea ha sancito dazi al 15%, ben oltre l’1‑2% precedente, facendo riemergere timori su crescita e inflazione. Economisti di JPMorgan parlano di una “rottura di un secolo di leadership americana nel libero scambio”.
In parallelo, Donald Trump ha paventato dazi globali del 15‑20% su paesi non collaborativi, amplificando il clima d’incertezza.
Valute: euro sotto pressione, dollaro forte, rupia indebolita
Euro/dollaro (EUR/USD): circa 1,1590, −0,07%
Dollaro indice (DXY): +1%, vicino a 98,67
Yen/US$ (USD/JPY): yen debole, USD/JPY intorno a 148,35 (−0,07%)
Rupia indiana (INR): tendenza a deprezzarsi verso 86,75‑86,77 per dollaro, a causa di vendite estere e euro debole
Yuan cinese (USD/CNY): stabile a circa 7,18, leggerissimo calo giornaliero −0,01%
Materie prime e oro: petrolio in rialzo, gas in tensione
Brent: circa $70,00/barile, +0,1–0,2% con tensioni geopolitiche e minacce su Russia
WTI: vicino a $66,60 con fluttuazioni contenute
Gas naturale: futures in aumento (+1,5‑1,9%) intorno a $3,05/MMBtu
Oro: stazionario intorno a $3.316‑3.369/oz, con piccoli rialzi di +0,06‑0,13%
Rame: leggermente in calo, circa −0,4% / $559‑890 secondo il contratto
Futures europei e americani in apertura
Futures Euro Stoxx 50, DAX, FTSE 100: guadagni modesti (+0,1–0,2%) alla vigilia dell’apertura europea
S&P 500 futures +0,1%, Nasdaq futures +0,2% in attesa delle trimestrali di Apple, Microsoft, Meta, Amazon e del voto Fed su tassi
Commenti e osservazioni
Gli analisti di JPMorgan definiscono l’accordo US‑UE “una frattura rispetto alla tradizione del libero scambio americano”, sottolineando che anche se si evita una guerra commerciale più profonda, il rischio recessione (anche se ridotto) resta elevato (40%).
DBS Bank segnala pressione sulla rupia indiana legata a deflussi da portafoglio estero e all’euro in caduta: il cambio a 87 potrebbe spingere la Reserve Bank of India a intervenire.
Il dentellato calendario macroeconomico con inflazione, dati sui salari e Pil USA nei prossimi giorni renderà la seduta cruciale: i mercati reagiranno alle decisioni della Federal Reserve mercoledì.
Il quadro
L’onda d’urto dei dazi USA-UE e le tensioni geopolitiche alimentano il nervosismo sui mercati asiatici, mentre il dollaro rinvigorito mette sotto pressione euro, yen e rupia. Petrolio e gas mostrano riflessi geopolitici, l’oro tiene saldo. I futures europei lasciano intravedere un’apertura cautamente positiva, ma l’attenzione resta alta sui prossimi dati economici e sulle mosse della Federal Reserve.