Le principali piazze finanziarie europee hanno chiuso in forte ribasso a seguito delle tensioni commerciali tra Stati Uniti, Canada, Messico e Cina. Le nuove misure protezionistiche annunciate da Washington hanno alimentato l’incertezza tra gli investitori, spingendo al ribasso indici azionari, valute e materie prime.
Dazi Usa e ritorsioni internazionali
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha imposto dazi del 25% su tutte le importazioni da Canada e Messico, con l’eccezione del petrolio canadese, tassato al 10%. Ha inoltre introdotto una tariffa del 10% su tutte le merci cinesi, motivando la decisione con la necessità di contrastare il traffico di fentanyl e l’immigrazione illegale. “Queste misure resteranno in vigore finché i nostri partner non prenderanno provvedimenti efficaci”, ha dichiarato Trump.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato contromisure immediate: dazi del 25% su prodotti statunitensi per un valore di 155 miliardi di dollari canadesi, colpendo settori come birra, vino, elettrodomestici e legname. Il Messico, tramite la presidente Claudia Sheinbaum, ha definito le accuse americane "calunnie" e ha minacciato ritorsioni economiche. Anche la Cina ha criticato le misure, avvertendo che “una guerra commerciale non ha vincitori”.
Borse europee in rosso: Milano e Francoforte le più colpite
Le tensioni commerciali hanno pesantemente influenzato i mercati azionari. Ecco i dati di chiusura delle principali borse europee:
• Francoforte: -1,98%
• Parigi: -1,65%
• Londra: -1,56%
• Madrid: -1,22%
• Milano (FTSE MIB): -1,46%
Piazza Affari ha interrotto una serie di tre sedute positive consecutive. Tra i titoli peggiori spiccano Stellantis (-6,47%), Pirelli (-4,88%) e STMicroelectronics (-3,92%). Pochi i titoli in controtendenza, tra cui Recordati (+1,02%) e Leonardo (+0,59%).
Wall Street riduce le perdite dopo il congelamento dei dazi
Negli Stati Uniti, la decisione di Trump di sospendere temporaneamente i dazi sul Messico ha parzialmente rassicurato i mercati, riducendo le perdite:
• Dow Jones: -0,22%
• Nasdaq: -0,99%
• S&P 500: -0,65%
Valute, petrolio e oro sotto i riflettori
Sul mercato valutario, il dollaro è rimasto forte nei confronti dell’euro, con il cambio fissato a 1,0303.
Le materie prime hanno avuto un andamento contrastante:
• Petrolio WTI: 72,4 dollari al barile (-0,1%)
• Brent: 75,5 dollari al barile (-0,16%)
• Oro: in rialzo dell’1,01%, confermando il suo ruolo di bene rifugio
Spread BTP-Bund in leggero calo
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi ha registrato un lieve miglioramento, attestandosi a 110 punti base (-2 punti rispetto alla chiusura precedente). Il rendimento del BTP decennale si è fermato al 3,48%.