Milano accende l’ultima seduta dell’anno, l’euro resta tonico sul biglietto verde. Petrolio quasi immobile, gas TTF in discesa. A metà seduta a New York i listini arretrano di un soffio.
Chiusura con il sorriso per le piazze europee, complici volumi leggeri di fine anno ma umore decisamente frizzante: a fare da carburante sono soprattutto
banche, materie prime e il solito “effetto vetrina” tipico delle ultime sedute, mentre gli investitori continuano a misurare
le mosse delle banche centrali e a ruotare i portafogli tra settori “value” e titoli più tirati.
Europa in ordine sparso ma con passo allegro
Nel paniere continentale, lo Stoxx 600 resta vicino ai massimi e si muove con scarti minimi, ma il messaggio è chiaro: l’Europa chiude l’anno
con un’impostazione robusta. Da Londra, una fotografia che rende bene il clima: secondo la research director di XTB, Kathleen Brooks,
il “mood” sulle azioni europee è rimasto positivo e nel 2026 potrebbero continuare a piacere soprattutto banche e difesa.
Ecco le principali Borse europee (chiusura):
- Milano (FTSE MIB): 45.004,96 punti, +1,28%
- Francoforte (DAX): 24.614,00 punti, +1,02%
- Parigi (CAC 40): 8.168,15 punti, +0,69%
- Londra (FTSE 100): in rialzo in area +0,4% nella seduta a scambi ridotti
- Madrid (IBEX 35): 17.351,62 punti, +0,91%
- Amsterdam (AEX): 951,27 punti, +0,54%
- Zurigo (SMI): 13.263,40 punti, +0,31%
- Euro Stoxx 50: 5.795,45 punti, +0,77%
Piazza Affari sugli scudi: il giorno delle banche
A Milano il copione è quello che il mercato conosce bene da mesi: quando la seduta si scalda, le banche spesso sono in prima fila.
E oggi non fanno eccezione: la parte alta del listino è un piccolo “parterre” di istituti e finanziari.
FTSE MIB, i migliori della seduta:
- Banca Monte Paschi Siena +2,63%
- Unicredit +2,29%
- Mediobanca +2,12%
- Bper Banca +1,98%
- Banca Popolare di Sondrio +1,87%
- Telecom Italia +1,62%
- Italgas +1,60%
- Banco Bpm +1,60%
- Stmicroelectronics +1,49%
- Intesa Sanpaolo +1,42%
FTSE MIB, i peggiori della seduta:
- Moncler -0,54%
- Ferrari -0,06%
Mid Cap e Small Cap: chi corre e chi inciampa
Anche fuori dal listino principale non manca il movimento: tra Mid Cap e Small Cap si vedono accelerazioni
a doppia cifra e scivoloni netti, tipici di sedute con liquidità più sottile.
FTSE Italia Mid Cap, i maggiori rialzi:
- Sesa +3,64%
- Mfe B +3,47%
- Mfe A +3,16%
- Caltagirone +3,12%
- Wiit +3,08%
FTSE Italia Mid Cap, i maggiori ribassi:
- Webuild -3,90%
- Banca Generali -1,98%
- Banco Desio e Brianza -1,60%
- NewPrinces -1,42%
- Avio -1,19%
FTSE Italia Small Cap, i maggiori rialzi:
- Aeffe +16,80%
- Tessellis +9,10%
- Dexelance +5,84%
- Eurotech +5,59%
- It Way +4,69%
FTSE Italia Small Cap, i maggiori ribassi:
- Fidia -5,52%
- Ops Ecom -4,17%
- PLC -3,54%
- Somec -2,68%
- TXT e-solutions -2,56%
Valute: euro tonico, dollaro prudente
Sul mercato dei cambi l’aria resta da “fine stagione”, ma con un dato politico-finanziario che pesa: il dollaro arriva alla chiusura del 2025
su livelli complessivamente più deboli, mentre euro e sterlina mantengono un passo sostenuto.
L’euro gira in area 1,177 contro dollaro e la sterlina intorno a 1,350.
- EUR/USD: 1,1772
- GBP/USD: 1,3504
- USD/JPY: area 156
Materie prime: petrolio stabile, gas TTF in calo, oro ancora protagonista
Il petrolio resta quasi fermo dopo il balzo della vigilia: i trader pesano le tensioni geopolitiche ma anche lo spettro di un
eccesso di offerta nel 2026. Sul fronte europeo, il gas torna a scendere:
ad Amsterdam il TTF viaggia in area 27,54 euro/MWh nel pomeriggio, in ribasso di oltre il 3%.
L’oro, intanto, si conferma in zona record, segnale che una quota di portafogli continua a cercare coperture.
- Brent: 61,4-61,9 dollari/barile (area)
- WTI: 58,0 dollari/barile (area)
- Gas TTF (Amsterdam): 27,54 euro/MWh (ore 15:40)
- Oro (future): area 4.382,85 (in rialzo)
Obbligazioni: spread sotto controllo
Sul reddito fisso, il quadro resta ordinato: il BTP 10 anni rende circa 3,51%, il Bund 10 anni circa 2,86%.
Tradotto: spread BTP-Bund in area 66 punti base, segnale di un rischio-Paese percepito stabile nell’ultima curva dell’anno.
Wall Street a metà seduta: piccolo passo indietro
A New York la seduta di fine anno resta condizionata da scambi sottili e da un mercato che non ha voglia di strafare: a metà seduta
i principali indici si muovono poco sotto la parità, con tecnologia e finanziari a tratti sotto pressione.
Il termometro parla chiaro: S&P 500 circa -0,10%, Nasdaq -0,15%, Dow Jones -0,18%.
L’attenzione, più che alla seduta, è puntata sui prossimi segnali di politica monetaria e sul posizionamento in vista del 2026.