Il caldo torrido che sta attraversando l’Italia e l’Europa ha fatto le sue prime vittime della stagione. Due persone sono morte sulle spiagge della Sardegna, colpite da un malore mentre si trovavano sotto il sole. Le autorità locali parlano di condizioni estreme, con temperature percepite ben oltre i 40 gradi, capaci di mettere a rischio soprattutto gli anziani e le persone fragili. A Genova, invece, un anziano ricoverato per un colpo di calore è deceduto nonostante le cure ricevute in ospedale. Il caldo ha raggiunto livelli di pericolo tale da imporre un bollettino rosso per 18 città nella giornata odierna, che saliranno a 20 domani, secondo quanto annunciato dal Ministero della Salute.
Caldo mortale, l’Italia soffoca: due vittime in spiaggia e allarme rosso in 20 città
La situazione non è isolata all’Italia. L’ondata di calore si sta espandendo rapidamente in tutta Europa, in particolare in Germania e nei Balcani occidentali, dove si prevede che nei prossimi giorni la colonnina di mercurio toccherà picchi compresi tra i 40 e i 42 gradi. Le autorità sanitarie tedesche hanno già diramato allarmi per la popolazione, invitando a evitare spostamenti nelle ore centrali del giorno e a proteggere le fasce più deboli. Anche in Francia, Spagna e Grecia la situazione è monitorata con estrema attenzione. La Commissione europea sta valutando misure coordinate di prevenzione e supporto per gli stati membri più colpiti.
Firmato protocollo di sicurezza per i lavoratori
Di fronte alla recrudescenza dell’emergenza climatica, il governo italiano ha firmato un protocollo per la tutela dei lavoratori esposti alle alte temperature. Il documento, siglato tra Ministero del Lavoro, Inail, sindacati e rappresentanze datoriali, sarà recepito con un decreto ministeriale già nelle prossime ore. Il provvedimento prevede linee guida per ridurre l’esposizione al caldo estremo, modificare gli orari di lavoro nei cantieri e nei settori agricolo e industriale, e introdurre pause obbligatorie durante le ore più critiche. Si tratta di una misura che punta a prevenire ulteriori tragedie come quelle accadute in Sardegna, dove le vittime erano entrambe turisti che avevano sottovalutato i segnali del proprio corpo.
Effetti sulla salute e sulla produttività
L’allarme caldo non è solo una questione sanitaria ma anche economica. Secondo uno studio diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, le ondate di calore possono incidere significativamente sulla produttività dei lavoratori e sul sistema sanitario nazionale, già provato da mesi di pressione. I pronto soccorso stanno registrando un aumento del 25% degli accessi rispetto alla media stagionale, con picchi per sintomi legati a disidratazione, ipotensione e scompensi cardiovascolari. Il Ministero della Salute ha rilanciato la campagna informativa "Proteggiamoci dal caldo", con spot, infografiche e numeri verdi disponibili per tutti i cittadini.
Il cambiamento climatico al centro del dibattito politico
L’ennesima emergenza legata alle temperature estreme riapre il dibattito sulla responsabilità politica nella lotta al cambiamento climatico. Le opposizioni chiedono misure strutturali e piani di adattamento urbano per le città, spesso impreparate a gestire simili ondate. Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato che “la crisi climatica è ormai una realtà concreta e visibile nei suoi effetti più drammatici”, annunciando nuovi fondi per la forestazione urbana e per la coibentazione degli edifici pubblici. Intanto il mondo scientifico torna a lanciare l’allarme: senza un’inversione di rotta sulle emissioni globali, fenomeni come quelli di questi giorni saranno sempre più frequenti e devastanti.