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Cannes 78: Robert De Niro e Amélie Bonnin inaugurano l’edizione 2025

- di: Giulia Caiola
 
Cannes 78: Robert De Niro e Amélie Bonnin inaugurano l’edizione 2025

FOTO: David Shankbone - CC BY-SA 3.0 

Il Festival di Cannes 2025 si è aperto con una cerimonia solenne e spettacolare il 13 maggio, celebrando la carriera di Robert De Niro, che ha ricevuto la Palma d’Oro onoraria. L’attore statunitense, figura centrale del cinema mondiale da oltre cinquant’anni, è stato accolto con una lunga standing ovation da un pubblico composto da artisti, produttori, critici e cinefili. A consegnargli il riconoscimento è stato Leonardo DiCaprio, suo collega in numerosi film e amico personale, che ha voluto accompagnare il tributo con parole affettuose e sincere.

Cannes 78: Robert De Niro e Amélie Bonnin inaugurano l’edizione 2025

Il discorso di De Niro è stato uno dei momenti più intensi della serata. L’attore ha scelto di non limitarsi a ringraziamenti rituali, ma ha affrontato il ruolo politico e sociale dell’arte, definendola “strumento di libertà e inclusione”. Ha aggiunto che il cinema e la cultura, capaci di rappresentare la diversità e di parlare a tutti, sono una minaccia per i regimi autoritari e per le derive reazionarie. Parole che hanno suscitato un fragoroso applauso e che hanno restituito al Festival una dimensione di impegno e riflessione.

La cerimonia, condotta dall’attore e presentatore francese Laurent Lafitte, ha avuto come cornice il prestigioso Grand Théâtre Lumière. La presidente della giuria internazionale è l’attrice Juliette Binoche, affiancata da un gruppo eterogeneo e di alto profilo composto da Halle Berry, l’italiana Alba Rohrwacher, il regista coreano Bong Joon-ho e il produttore argentino Santiago Mitre. Una giuria che rispecchia l’internazionalità e la sensibilità artistica che il Festival intende valorizzare.

Il debutto di Amélie Bonnin con “Partir un jour”

Dopo l’omaggio a De Niro, la serata inaugurale ha dato spazio al talento emergente della regista francese Amélie Bonnin, che ha presentato il suo primo lungometraggio “Partir un jour”. La giovane autrice, già premiata in passato per il corto “Un peu après minuit”, ha scelto Cannes per il suo esordio nel cinema narrativo di lunga durata. Il film è stato proiettato fuori concorso, ma ha ricevuto grande attenzione da parte della stampa e del pubblico.

“Partir un jour” racconta la storia di un ragazzo di provincia che sogna di andarsene per sempre e di ricostruirsi una vita altrove. Un racconto intimo, delicato e radicato nella realtà quotidiana, che affronta il tema della fuga e del bisogno di emancipazione con uno sguardo poetico e personale. La regista ha dichiarato che il film è nato da un’osservazione attenta del mondo rurale francese e da un desiderio di dare voce a chi spesso resta ai margini delle grandi narrazioni cinematografiche.

L’attenzione riservata a Bonnin conferma l’impegno del Festival nel promuovere le nuove voci del cinema, in particolare quelle femminili, ancora sottorappresentate nei circuiti mainstream. La scelta di aprire la manifestazione con un’opera prima suggerisce un’idea di cinema come spazio di scoperta e di sperimentazione, accanto al giusto tributo ai maestri.

Una selezione ufficiale tra nomi noti e nuove sfide

Il Festival di Cannes 2025 si svolgerà fino al 24 maggio e vedrà in competizione 21 film selezionati per contendersi la Palma d’Oro. Tra i registi in concorso spiccano nomi consolidati come Wes Anderson, Julia Ducournau, Ari Aster e Richard Linklater. L’Italia sarà rappresentata da Mario Martone con il suo nuovo film “Fuori”, dramma ambientato in una Napoli sospesa tra attese e mutamenti sociali.

Accanto ai grandi nomi, la selezione include opere di autori emergenti provenienti da Asia, Africa e America Latina, riflettendo la volontà del direttore artistico Thierry Frémaux di mantenere Cannes come osservatorio privilegiato delle tendenze del cinema globale. Anche quest’anno, la sezione “Un Certain Regard” offrirà un panorama variegato e spesso audace, con film che sperimentano linguaggi e formati, offrendo al pubblico nuove chiavi di lettura della contemporaneità.

Nuove regole per il red carpet e una nuova idea di glamour

Tra le novità annunciate alla vigilia del Festival, particolare attenzione ha suscitato il nuovo regolamento per il red carpet. Gli organizzatori hanno introdotto linee guida più rigorose sull’abbigliamento, vietando trasparenze eccessive e abiti dai volumi ingombranti. L’obiettivo, come spiegato dagli stessi curatori, è quello di riportare sobrietà ed eleganza sulla passerella, evitando derive spettacolari che distolgano l’attenzione dai film.

Una scelta che ha generato qualche perplessità, ma che sembra andare nella direzione di un rinnovamento dell’immagine pubblica del Festival. In un’epoca in cui i riflettori si accendono spesso più sui look che sui contenuti, Cannes rivendica il suo ruolo primario di tempio del cinema, dove la forma deve accompagnare e non oscurare la sostanza.

Un’edizione tra memoria e futuro

Con l’omaggio a un’icona del passato e il lancio di una nuova promessa del cinema europeo, Cannes 78 si presenta come un’edizione simbolica, sospesa tra memoria e futuro. Le prime giornate lasciano intravedere un Festival ricco di storie, emozioni e sguardi sul mondo, fedele alla propria tradizione ma capace di rinnovarsi. Una manifestazione che, ancora una volta, si conferma come uno dei principali crocevia della cultura cinematografica internazionale.

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