FOTO: Estonian Foreign Ministry - CC BY 2.0
Nelle stesse ore in cui in Italia si festeggiava la vittoria di Olly sul palco dell’Ariston, una vittoria che testimonia anche la freschezza del panorama musicale italiano, un cantante giovane, molto contemporaneo, quasi dal sapore internazionale, in Estonia, in quello che per loro è l’equivalente del nostro Sanremo vinceva il rapper Tommy Cash.
Un espresso troppo macchiato
La sua canzone, è stata scelta per rappresentare l’Estonia al prossimo Eurovision song contest.
E fin qui tutto bene direte voi, no. Perché la canzone di Tommy Cash “Espresso macchiato” non ha niente a che vedere con “rossetto e caffe’” di Sal Da Vinci, ma è l’ennesima trita e ritrita fotografia dello stereotipo italiano, tutto pizza e mandolino ma soprattutto mafia.
In queste ore molte sono le proteste che si sono levate contro il contenuto della canzone del rapper, tanto che addirittura il codacons, da sempre impegnato nelle cause contro Fedez, ha spostato il suo obbiettivo su Tommy Cash: “Ferma restando la libertà di espressione artistica che deve caratterizzare eventi come l'Eurovision, non possiamo non sollevare dubbi circa l'opportunità di far partecipare in una gara seguitissima dal pubblico di tutto il mondo un brano che risulta offensivo per una pluralità di soggetti", spiega il Codacons.
Dopo tutte queste polemiche bisognerà capire se la commissione dell’Eurovision, sempre molto attenta e sensibile a tematiche del genere, accetterà un pezzo così controverso.Il pr ossimo eurovision song contest si svolgerà a Basilea dal 13 al 17 maggio, quindi tra poco sapremo se Tommy Cash starà a casa a farsi un espresso macchiato, oppure se lo vedremo cantare in svizzera e si sarà trattato solo dell’ennesimo espediente pubblicitario.
Nel frattempo, Olly, con l’elegio della rinuncia e dei teatri pieni, ha deciso di non partecipare all’Eurovision, lasciando la partecipazione al secondo classificato Lucio Corsi, che dovrà difendere con Topo Gigio, l’orgoglio canterino italiano contro un espresso troppo macchiato! Ne vedremo delle belle.