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Cattolica, nonostante la crisi i risultati 2020 infondono fiducia: l'utile adjusted ha registrato un +85,9%

- di: Redazione
 
Cattolica, nonostante la crisi i risultati 2020 infondono fiducia: l'utile adjusted ha registrato un +85,9%
Una forte capacità di resistere alla crisi, migliorando sensibilmente alcune voci e consolidando la fiducia della clientela e della Borsa. Anche se imperfetta, questa potrebbe essere la sintesi di una prima analisi sui risultati di Cattolica Assicurazioni che, come altre realtà del comparto assicurativo in sofferenza per la crisi pandemica, se ha dovuto registrate degli arretramenti in alcuni voci dell'esercizio 2020, ha mostrato una grande resilienza ai fattori negativi, ottenendo performance che possono essere definite, senza timore d'essere tacciati di piaggeria, da record. Come quella dell'utile adjusted che ha ottenuto, a 192 milioni di euro, una crescita dell'85,9%. Il risultato operativo ha fatto segnare un +36,6%, a 312 milioni di euro. Così come in crescita è stato il patrimonio netto di Cattolica Assicurazioni, che, alla fine dello scorso anno, si è attestato a 2,61 miliardi di euro rispetto ai 2,35 miliardi di inizio 2020. I risultati del 2020 segnalano un utile netto (escluse le quote di terzi) di 36 milioni di euro, in calo rispetto al precedente esercizio (era stato nel 2019 di 75 milioni di euro).

Un altro "numero" significativo è quello del margine di solvibilità
che si è attestato al 187%. Le previsioni per il periodo 2021-2023 sono confermate, avendo come obiettivo un risultato operativo tra i 265 e i 290 milioni di euro, con l'obiettivo di una raccolta premi di circa cinque miliari e 200 milioni. Quasi scontati gli arretramenti nella raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita1, calata del 18,6%, a cinque miliardi e 653 milioni, soprattutto a seguito del periodo di lockdown. Nel business Danni diretto si riscontra una flessione del 2,5% dovuta all’Auto, mentre nel settore Vita il calo della raccolta è pari al 26,1%. Nella nota che accompagna i risultati dello scorso anno, Cattolica Assicurazioni sottolinea "i rischi legati alla pandemia Covid-19, che potrebbero materializzarsi nel corso dell’esercizio, quali quelli legati alla volatilità dei mercati finanziari, come successo nel primo semestre del 2020, o l’emersione di sinistri sia nel comparto Vita che in quello Danni”,

In questo quadro Cattolica Assicurazioni ha proposto l’accantonamento degli utili 2020. Il bilancio di Cattolica ha avuto l'approvazione del CdA che, nella considerazione degli eventi che hanno caratterizzato negativamente il 2020, ha espresso, come ha sottolineato Paolo Bedoni, Presidente del Gruppo, "particolare apprezzamento al management per i risultati raggiunti e per la solidità che Cattolica garantisce ai suoi soci, azionisti, dipendenti, agenti e tutti gli stakeholder. Alla vigilia della trasformazione in società per azioni e al rinnovo del Consiglio di amministrazione, Cattolica si conferma un’azienda sana e profittevole, che ha saputo in questo anno difficile continuare a tener fede al proprio ruolo sociale, rispondendo alla sua missione orientata alla protezione
di persone e imprese, anche attraverso il supporto destinato come Gruppo e come Fondazione Cattolica a chi ha sofferto di più".
Da parte sua Carlo Ferraresi (nella foto), Amministratore delegato del Gruppo, ha detto che "i risultati del 2020 confermano la solidità di Cattolica Assicurazioni, una società patrimonialmente sana che, considerando gli eventi inaspettati ed eccezionali legati alla pandemia globale, ha saputo battere le guidance e conseguire un risultato operativo senza precedenti a 412 milioni. La stabilità finanziaria del Gruppo è certificata dall’indice Solvency II in miglioramento al 187%. L’accordo di partnership con Assicurazioni Generali è entrato in questi ultimi mesi nella sua piena fase operativa in alcune aree di business, mentre su altre gli accordi saranno implementati a pieno regime nel corso dell’anno e porteranno valore aggiunto per il nostro Gruppo. Forti della capacità tecnica del nostro management e certi dell’apporto di un partner solido, siamo pronti" - ha aggiunto Ferraresi - "ad affrontare l’imminente trasformazione in Spa e le sfide del nuovo Piano Rolling al 2021-2023, con la convinzione di generare valore per tutti gli stakeholder".
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