Cina: accantonato progetto per tassare gli immobili

- di: Redazione
 
Le autorità centrali in Cina sembrano avere accantonato, per il momento, l'idea di tassare gli immobili, di cui si era cominciato a parlare nel settembre dello scorso anno. Secondo fonti di stampa vicine al governo di Pechino, il progetto è stato rinviato a tempo indeterminato.

Le autorità della Cina bocciano momentaneamente un progetto di tassazione degli immobili

Di una tassa sulle case si era cominciato a ragionare in termini concreti quando, a ottobre, il comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo ha autorizzato l'avvio di tentativi di tassazione degli immobili in diverse grandi città della Cina - tra cui Shanghai e Shenzhen - , dove le case sono particolarmente costose. La proposta era maturata con l'obiettivo di fermare la speculazione e dare stabilità ad un mercato che appariva profondamente sbilanciato.

Un mercato che, peraltro, dall'inizio dell'anno sta lanciando segnali negativi: a febbraio il prezzo medio degli appartamenti è sceso dello 0,13% per i nuovi e dello 0,28% per i vecchi, rispetto a gennaio.
E prezzi e volumi procedono non in parallelo: se i prezzi scendono poco, i volumi calano sensibilmente.

Le vendite dei 100 sviluppatori immobiliari principali sono diminuite del 47,2% a febbraio e del 39,6% a gennaio. Il calo è stato rispettivamente del 22,5% e del 35% nel terzo e quarto trimestre del 2021, ovvero del 3,5% nell'anno, il primo da oltre dieci anni.

Se i prezzi scendono poco è perché le autorità li controllano, temendo una spirale negativa. Allo stesso tempo, alcune amministrazioni locali stanno adottando misure per facilitare gli acquisti. Anche se a volte significa tornare indietro sugli sforzi del governo centrale per scoraggiare la speculazione.
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