Confcommercio: "Il calo di fiducia di imprese e consumatori non preoccupa ma serve chiarezza"

- di: Daniele Minuti
 
Sono usciti i dati mensili dell'Istituto Nazionale di Statistica per il mese di agosto, relativi al clima di fiducia per i consumatori e per le imprese: i numeri mostrano una battuta di arresto per entrambi i valori dopo i segnali positivi che arrivavano invece da luglio. Ma questi numeri non preoccupano Confcommercio che però chiede chiarezza al Governo e alle istituzioni per il futuro.

"Entrambi i valori di fiducia per imprese e consumatori"
- ha spiegato il report dell'Istat - "hanno  fatto un passo indietro passando rispettivamente da 116,6 a 116,2 e da 115,9 a 114,2 (link ai dati completi in pdf). In particolare, la componente personale scende da 112,2 a 110,8 e quella futura da 123,5 a 122,5 mentre il clima economico aumenta da 129,6 a 132,4 e quello corrente rimane sostanzialmente stabile (da 111,9 a 112,0). Anche per le imprese si stima una riduzione della fiducia in tutti i comparti oggetto di rilevazione (l'indice scende nella manifattura da 115,2 a 113,4, nelle costruzioni da 158,6 a 153,8 e nei servizi da 112,1 a 111,8); fa eccezione il commercio al dettaglio dove l'indice è in aumento (da 111,3 a 113,9)".

Confcommercio ha commentato la situazione: "Il peggioramento del sentiment di famiglie e imprese rispetto a luglio non desta particolare preoccupazione, visto che la fiducia permane su livelli storicamente elevati. Su queste battute d’arresto, potrebbero aver pesato le incertezze sull’uso del green pass nelle attività aziendali e i timori delle famiglie sulla tenuta prospettica dell’occupazione". Questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio sui dati di agosto della fiducia di imprese e consumatori. "Tutto ciò - prosegue la nota - potrebbe essersi riflesso nella riduzione del clima futuro delle famiglie e nella contrazione piuttosto generalizzata delle attese delle imprese su vendite e ordini. Per non peggiorare significativamente il clima di fiducia, Governo e istituzioni dovrebbero indicare con chiarezza le scelte da adottare per fronteggiare l’eventuale recrudescenza della pandemia".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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