Il quadro economico tracciato dalla consueta Congiuntura dell'Ufficio Studi di Confcommercio è contraddittorio: il periodo è ricco di incertezze, a causa delle diverse tensioni a livello globale, ma lo scenario italiano manda comunque alcuni segnali incoraggianti per il futuro.
Congiuntura Confcommercio: "Pil a +0,3% ma andamento incerto per l'economia"
A mandare questi segnali è soprattutto il settore dei servizi, in particolare il segmento del turismo estero, mentre nei due mesi che hanno preceduto aprile, i dati positivi arrivano dagli indicatori della fiducia delle imprese, da quelli legati all'occupazione, dalla produzione industriale e dai risultati relativi alle vendite a dettaglio.
Proprio in linea con i nuovi indicatori mensili, le previsioni di crescita per il Prodotto Interno Lordo nel primo trimestre sono riviste al rialzo (+0,3%, con la stima della precedente Congiuntura che era invece +0,1%), con un andamento annuo che passerebbe da +0,3% a +0,5%.
A marzo, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio ha mostrato una crescita dello 0,4% su base annua, dopo un bimestre che ha evidenziato un andamento migliore rispetto alle aspettative: l'aumento di marzo è la sintesi di una crescita della domanda di servizi di 2,7 punti percentuali su base annua, a cui si affianca un calo dello 0,5% di quella dei beni. Nella media del primo trimestre si rileva una variazione dell’1,1% con una crescita dei servizi del 2,9% e un incremento della domanda di beni dello 0,4%.
Il responsabile dell'Ufficio Studi Mariano Bella (nella foto), ha commentato: "Il raggiungimento di obiettivi medi annui attorno all’1% resta difficile, ma per nulla impossibile. Secondo le nostre stime, ad aprile il PIL è atteso registrare, nel confronto con marzo, una crescita dello 0,1%. Su base annua la variazione si porterebbe all’1,2%".