Traffico record sulle strade italiane durante l’ultima settimana di agosto. In crescita i flussi nelle città e sulle arterie principali, con un incremento che segna la ripresa della mobilità e pone nuove sfide per sicurezza e infrastrutture.
I numeri del grande rientro
Il controesodo 2025 ha confermato la sua portata eccezionale: secondo i dati diffusi da Anas, nelle giornate tra il 23 e il 30 agosto sono stati registrati 274 milioni di transiti lungo la rete stradale e autostradale gestita dalla società. Un volume impressionante che testimonia non solo il ritorno di milioni di italiani dalle vacanze, ma anche il peso crescente della mobilità su gomma nel nostro Paese.
Flussi in aumento nelle città
Se le grandi arterie hanno retto la prova del rientro, un dato significativo arriva dalle aree urbane, dove si registra un incremento del traffico rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Roma, Milano, Napoli e Torino hanno visto crescere sensibilmente i volumi di veicoli in ingresso e in uscita, complicando la gestione della viabilità cittadina e mettendo alla prova i sistemi di trasporto pubblico.
La rete Anas sotto pressione
Autostrade, raccordi e tangenziali hanno vissuto giornate da bollino rosso, con intensi flussi di traffico soprattutto nei weekend. Nonostante le criticità, Anas ha sottolineato la tenuta complessiva del sistema e la capacità di gestire le situazioni più delicate grazie a un piano di monitoraggio potenziato e alla presenza di personale operativo h24. Tuttavia, gli episodi di congestione e i rallentamenti sono stati numerosi, a conferma di un’infrastruttura che richiede costante manutenzione e investimenti mirati.
Sicurezza e prevenzione al centro
L’aumento del traffico ha inevitabilmente riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza stradale. Le pattuglie della Polizia stradale e gli operatori Anas hanno presidiato i punti più sensibili per prevenire incidenti e garantire assistenza. Le prime stime parlano di un numero di sinistri in linea con gli anni precedenti, ma le autorità ribadiscono l’importanza di campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti, soprattutto nei periodi di grande afflusso.
Un test per le infrastrutture
Il controesodo è stato anche un banco di prova per la capacità delle infrastrutture di reggere l’urto di un traffico così intenso. Anas, nelle sue comunicazioni, ha evidenziato il ruolo strategico della manutenzione realizzata negli ultimi mesi, ma ha ammesso che resta molto da fare. La crescita della mobilità impone un’accelerazione dei cantieri e un coordinamento più stretto con le amministrazioni locali.
La mobilità del futuro
Il record di 274 milioni di veicoli in una settimana solleva interrogativi più ampi: quale modello di mobilità vuole adottare l’Italia nei prossimi anni? La dipendenza dall’auto privata continua a essere dominante, mentre il trasporto ferroviario e quello collettivo faticano a ridurre il divario. Il controesodo diventa così lo specchio di un Paese che si muove ancora principalmente su gomma, con le conseguenze ambientali, economiche e sociali che ne derivano.
Il grande rientro di fine agosto non è solo una cartolina di vacanze finite, ma un segnale forte delle sfide che attendono il sistema dei trasporti. Un sistema chiamato a garantire efficienza e sicurezza, senza rinunciare alla sostenibilità.