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Corte dei Conti: "Necessario un rientro nel rapporto debito-Pil"

- di: Redazione
 
Corte dei Conti: 'Necessario un rientro nel rapporto debito-Pil'
Un percorso che consenta il riequilibrio dei conti e, insieme, un rientro nel rapporto debito-Pil. Sono queste le priorità che il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, ha posto al centro della sua relazione, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile, sottolineando che questo deve contemperare la compatibilità con la sostenibilità.
Interventi necessari, con misure che, ha detto, ''nel dare una risposta alle necessità di famiglie e imprese, assicurino un'ordinata e progressiva riconduzione delle dinamiche delle entrate e delle spese entro una cornice compatibile con la sostenibilità dell'elevato debito".

Corte dei Conti: "Necessario un rientro nel rapporto debito-Pil"

Un elemento, quest'ultimo, che il presidente della Corte dei Conti ha definito un ''presupposto di uno sviluppo economico più consistente e durevole, oltre che equo, inclusivo e attento alle future generazioni".
Nella sua relazione, Carlino ha anche parlato del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dicendo che dalla sua piena attuazione, oltre che da quella dei progetti (finanziati in sede nazionale o grazie all'Ue) , verrà ''uno stimolo allo sviluppo e alla coesione territoriale''.

Tutto questo, ha aggiunto, deve avvenire ''in un contesto in cui le politiche pubbliche devono soddisfare le esigenze attuali dei cittadini e corrispondere a quelle emergenti, connesse alla costante evoluzione tecnologica e ai cambiamenti ambientali e climatici".
Carlino si è anche soffermato sul tema dei controlli, dicendo che la proliferazione delle norme ne ha sostanzialmente indebolito l'azione. In proposito ha citato le riforme adottate nel 1994, dopo le quali ''l'ambito delle attribuzioni giurisdizionali e di controllo della Corte ha costituito oggetto di ulteriori e numerosi provvedimenti normativi, spesso avviati con decretazione d'urgenza che, sovrapponendosi all'originario tessuto legislativo, ne hanno indebolito l'iniziale organicità". In proposito, Carlino ha ricordato le ''istanze di interventi razionali, che rispondano effettivamente alle esigenze di certezza giuridica e di coerenza ordinamentale manifestate dagli operatori del diritto, dalle amministrazioni controllate e dalla stessa magistratura contabile".

Il riferimento riguarda il fatto che, ha aggiunto, "sono infatti all'orizzonte significative riforme previste nel Pnrr, tra le quali, fondamentali nell'ottica della Corte, quelle della Pubblica Amministrazione e della contabilità pubblica. Il che rende auspicabile fornire alle funzioni di controllo, come già avvenuto per le funzioni giurisdizionali, un assetto procedurale in linea con gli standard internazionali in materia di audit del settore pubblico".

Nel corso della sua relazione, il presidente della Corte dei Conti ha quindi detto che ''autonomia e indipendenza della magistratura costituiscono presidi indispensabili per assicurare la qualità del servizio reso al Paese e rappresentano una garanzia essenziale per i cittadini, così come è imprescindibile il rispetto dell'etica pubblica che impone di esercitare le delicate funzioni magistratuali con equilibrio, sobrietà, ragionevolezza e un radicato senso delle istituzioni".
Un preciso allarme è stato lanciato dal procuratore generale, Pio Silvestri, che, premesso che ''l'attuazione del Pnrr, terminata la predisposizione delle regole di contesto, è entrata nel vivo , ha affermato che già si registrano diverse segnalazioni di irregolarità", facendo un esplicito riferimento a ''indebita percezione, ovvero non corretto utilizzo dei fondi da parte dei soggetti attuatori, irregolarità nella percezione dei contributi sub specie di opere non conformi al progetto o di assai significativi ritardi nella loro attuazione".
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