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Corto Maltese torna marinaio e attivista: nel nuovo volume sfida crisi climatica e geopolitica

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Corto Maltese torna marinaio e attivista: nel nuovo volume sfida crisi climatica e geopolitica

Il marinaio più famoso del fumetto torna in libreria. Il 19 settembre uscirà L’isola di ieri, trentasettesimo titolo della saga di Corto Maltese e terzo firmato dalla coppia francese Bastien Vivès e Martin Quenehen. L’avventuriero creato nel 1967 da Hugo Pratt ritorna nei mari del Pacifico, gli stessi in cui debuttò con La ballata del mare salato.

Corto Maltese torna marinaio e attivista: nel nuovo volume sfida crisi climatica e geopolitica

Ma lo scenario oggi è diverso: meno romantico, più segnato dalle urgenze del presente.

Dall’avventura classica ai conflitti del XXI secolo
Non più pirati e tesori, ma emergenza climatica e tensioni geopolitiche. La trama vede Corto e l’amico Marcus impegnati nel salvataggio di un’attivista cinese arrestata a Tuvalu, piccolo arcipelago del Pacifico minacciato dall’innalzamento del mare. Qui il mare non è solo spazio narrativo ma metafora di un pianeta fragile. A sostituire i nemici di un tempo arrivano politici senza scrupoli e uomini d’affari pronti a sfruttare territori e comunità.

Un Corto attivista e ambientalista
Il nuovo Corto diventa antieroe impegnato, pronto a leggere le contraddizioni del mondo contemporaneo. La scelta degli autori è chiara: aggiornare un’icona senza snaturarla, trasformandola in portavoce di istanze che parlano alle nuove generazioni. Geopolitica, giustizia sociale e sostenibilità entrano così in una saga che per decenni aveva raccontato soprattutto avventure marinaresche.

Una trilogia che chiude un ciclo editoriale
L’isola di ieri completa la trilogia di Vivès e Quenehen, inaugurata nel 2021. Un ciclo che ha riportato Corto Maltese nelle librerie con sguardo diverso, mantenendo la cifra poetica ma aggiungendo temi più urgenti. L’operazione è sostenuta da CONG, la casa editrice che gestisce i diritti legati all’universo di Pratt. La scommessa è intercettare un pubblico più ampio, capace di riconoscersi in un personaggio che muta insieme al tempo.

Tra mercato editoriale e identità culturale
L’aggiornamento di Corto riflette anche logiche economiche. Il fumetto deve misurarsi con un settore in trasformazione, dove le vendite passano sempre più dalla capacità di dialogare con temi globali. Proporre un eroe ambientalista e sensibile ai grandi nodi della politica internazionale significa inserirsi in un dibattito già acceso, rendendo la saga non solo prodotto culturale ma anche asset commerciale. In Italia e all’estero l’uscita del nuovo volume sarà un banco di prova per misurare la forza di un marchio che da decenni genera lettori e collezionisti.

L’eredità di Pratt e il futuro della saga
A quasi sessant’anni dal debutto, Corto Maltese resta un personaggio in grado di attraversare epoche e linguaggi. Se Pratt lo aveva immaginato come marinaio libero e disincantato, oggi il suo alter ego francese lo propone come figura capace di interrogare i grandi dilemmi del presente. Non più solo viaggiatore solitario, ma anche testimone di un mondo che cambia. Una trasformazione che segna la vitalità del personaggio e conferma la sua centralità nel panorama culturale internazionale.

Un marinaio nel tempo della crisi
Il mare che Corto solca oggi è quello del cambiamento climatico, delle tensioni geopolitiche e delle comunità che lottano per sopravvivere. Il marinaio nato dalla matita di Pratt diventa così metafora di un’epoca in transizione, un’icona che sa rinnovarsi senza perdere la sua forza narrativa. E che continua a parlare a generazioni diverse, mantenendo intatta la sua capacità di incarnare lo spirito del tempo.

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