Covid, Biden: "Vaccini per statali e per chi fa affari con il Governo"

- di: Brian Green
 
Joe Biden ha usato i suoi poteri presidenziali per imporre ai dipendenti federali e agli appaltatori che fanno affari con il governo di vaccinarsi. Una decisione attesa e che è arrivata mentre gli Stati Uniti sono alle prese con un numero crescente di contagi da mettere in relazione alla variante Delta.
Biden ha firmato un provvedimento che chiede - a rischio di sanzioni disciplinari - di vaccinarsi ai dipendenti statali del ramo esecutivo, compresa la Casa Bianca, ed a quelli di tutte le agenzie federali. Il nuovo piano del governo per affrontare il virus include un regolamento che impone alle aziende con più di 100 lavoratori di immunizzare la propria forza lavoro o di sottoporla a test settimanali. I nuovi sforzi interesseranno più di 100 milioni di persone.

Il presidente ha quindi ordinato al Dipartimento del Lavoro di elaborare un regolamento di emergenza per normare le sue decisioni. Inoltre, l'Amministrazione richiederà la vaccinazione di 17 milioni di operatori sanitari negli ospedali e in altre istituzioni che ricevono fondi dall'assicurazione sanitaria che serve i più bisognosi, Medicare e Medicaid. A questi vanno aggiunti i 2,1 milioni di dipendenti federali che dovranno essere vaccinati.

Farsi vaccinare "non riguarda la libertà o la scelta personale. Si tratta di proteggere te stesso e coloro che ti circondano", ha detto Biden durante un evento alla Casa Bianca. Il presidente ha avvertito gli 80 milioni di americani che non vogliono vaccinarsi che la sua pazienza "sta finendo". "Stiamo tutti pagando per il vostro rifiuto. Per favore: fate la cosa giusta", ha detto il presidente, aggiungendo: "Cos'altro avete bisogno di vedere? I vaccini sono sicuri, efficaci e gratuiti".

I dipendenti federali avranno 75 giorni per farsi vaccinare. Se si rifiutassero, saranno passibili di "azioni disciplinari progressive", secondo la definizione usata da Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. Il mandato prevede eccezioni per le persone che non vogliono ricevere cure per motivi religiosi.
All'inizio dell'estate, Biden ha stabilito che i lavoratori del governo centrale che non erano stati vaccinati dovevano sottoporsi a periodici test Covid-19, prima di iniziare la giornata lavorativa. Una procedura certo non facilmente accettabile. Ora che i casi sono alle stelle e l'economia ha registrato un forte rallentamento a causa del flagello della variante Delta, il presidente degli Stati Uniti ha fatto un passo in più: non c'è più l'alternativa di sottoporsi ai test, ma bisogna vaccinarsi.

Con i militari, gli appaltatori e i dipendenti federali nella platea dei destinatari dell'ordine esecutivo di Biden, saranno più di quattro milioni i lavoratori che dovranno ricevere le dosi di vaccino. La notizia non è piaciuta ai rappresentanti sindacali, che chiedono che i lavoratori abbiano voce in capitolo, anche se concordano con Biden con l'urgenza che tutti si vaccinino.
L'Amministrazione Democratica ha progettato una tabella di marcia in sei fasi per fermare la diffusione della variante Delta, la cui carica virale è fino a 1.200 volte superiore rispetto alle mutazioni precedenti. Uno dei pilastri è aumentare i test antivirus nelle scuole per tenerle aperte in sicurezza ora che è iniziato il nuovo anno scolastico. Gli altri cinque obiettivi sono: vaccinare coloro che non hanno ricevuto alcuna dose; proteggere ulteriormente coloro che sono già immunizzati con dosi di richiamo; garantire la ripresa economica e migliorare l'assistenza alle persone colpite da Covid-19.

Nel suo discorso, il presidente ha fatto pressioni sulle società private affinché mettano in atto politiche di vaccinazione e misure sanitarie più severe. Nelle ultime settimane negli Stati Uniti i nuovi casi di Covid-19 sono saliti a circa 140.000 al giorno, con un numero medio di decessi per coronavirus che, negli ultimi sette giorni, è 1.524, rispetto ai 509 di un mese fa. L'aumento dei casi ha costretto al ritorno all'uso delle mascherine nella maggior parte del Paese, tranne che nei feudi conservatori, e ha ritardato i piani per il rientro negli uffici di molte aziende. Inoltre, anche il mercato del lavoro è stato colpito dalle epidemie. Ad agosto sono stati creati solo 235.000 posti di lavoro, molto meno inferiore rispetto ai record di giugno e luglio, quando le cifre erano vicine al milione di nuovi occupati.
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