Cento città in piazza per Gaza: treni, autostrade e un aeroporto bloccati. Scontri e cariche, i sindacati: “Atto umanitario, non ci zittiscono”.
Nel giro di poche ore l’Italia si è fermata. Lo sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla aveva acceso oltre cento cortei da Nord a Sud, con binari occupati, snodi autostradali serrati e una pista d’aeroporto invasa. Il governo ha definito la mobilitazione un abuso del diritto di sciopero; i promotori avevano risposto che si trattava di “solidarietà concreta con la popolazione di Gaza”.
Cosa era successo alla Flotilla
Decine di imbarcazioni civili dirette verso Gaza erano state intercettate in acque internazionali e condotte in Israele. A bordo c’erano anche cittadini italiani. L’episodio, avvenuto il 1° ottobre, ha innescato la giornata di sciopero, riportando il tema degli aiuti umanitari al centro dell’arena pubblica.
Le città bloccate: binari, autostrade, aeroporti
La mappa dei disagi aveva mostrato una giornata ad alta intensità. A Bologna i cortei hanno invaso la tangenziale e la A14 con momenti di tensione; a Milano sono intervenuti gli idranti sulla tangenziale Est. A Roma la folla è entrata nel tratto urbano della A24, mentre Termini ha contingentato gli ingressi. A Genova occupazioni dei binari e parziale chiusura del nodo autostradale; a Firenze un corteo lungo oltre due chilometri ha sfiorato la ferrovia. A Pisa i manifestanti hanno invaso la pista dell’aeroporto “Galilei” con sospensione dei voli. Blocchi e occupazioni anche a Cagliari, Perugia, Pescara e Torino.
Voci e parole d’ordine
Maurizio Landini ha rivendicato: “Questa giornata tiene alto l’onore del nostro Paese”. Elly Schlein ha ribadito: “Giù le mani dal diritto di sciopero, noi stiamo con lavoratrici e lavoratori”. Giuseppe Conte ha accusato la premier di tenere un “atteggiamento provocatorio”. Matteo Salvini ha replicato: “Lo sciopero di oggi è illegittimo, paghi lui”, evocando sanzioni pesanti per gli organizzatori.
Il contenzioso legale
La Commissione di garanzia aveva definito l’astensione “illegittima” per carenza di preavviso, mentre Cgil e Usb hanno confermato lo sciopero annunciando ricorsi. I servizi pubblici hanno tenuto in parte: metro regolari nelle fasce tutelate, treni con cancellazioni e ritardi, porti e snodi logistici sotto pressione.
Cosa era successo nelle città
Napoli/Salerno. A Napoli il corteo ha raggiunto il porto; a Salerno si sono registrati scontri ai varchi con segnalazioni di feriti.
Torino. Il corteo si è avvicinato all’area delle OGR mentre era in corso un evento con Ursula von der Leyen e Jeff Bezos: bottiglie lanciate e lacrimogeni in via Nino Bixio.
Veneto (Padova). Nel pomeriggio si sono registrati scontri con uso di idranti e lacrimogeni.
Firenze/Livorno. A Firenze gli organizzatori hanno stimato decine di migliaia di persone (“60mila” in un passaggio), corteo fino a Coverciano. A Livorno l’accesso al porto è stato bloccato fin dall’alba con Tir in coda.
Trento. Tangenziale bloccata e stazione rioccupata, traffico in tilt sulla SS12.
Bari. La Puglia si è fermata: risultano due voli cancellati sulla rotta Bari–Linate.
Bolzano. Anpi e sindacati hanno contestato le parole sul “weekend lungo”.
Bergamo. In 10mila secondo la Cgil; binari occupati e un treno per Milano fermato.
Brescia. Tangenziale Ovest bloccata per circa mezz’ora, poi traffico tornato regolare.
Perché oggi ha contato
La giornata ha segnato un passaggio: il tema umanitario è entrato nel perimetro dei diritti del lavoro. Per i promotori, il lavoro non è neutro di fronte a guerre e blocchi degli aiuti; per il governo, il confine tra solidarietà e paralisi del Paese è stato superato. Sono state già annunciate nuove iniziative per il fine settimana.